Via libera dalla Camera alla manovra: ancora 500 milioni per il turismo

Via libera dalla Camera per la maxi-manovra da 40 miliardi, la più corposa degli ultimi anni, che doveva mettere le basi della ripartenza e si è risolta in gran parte in nuove misure tampone per scongiurare il tracollo dell’economia. Con l’ok di Montecitorio (298 sì, 125 contrari e 8 astenuti), la manovra prende la sua forma definitiva e passa al Senato per il ‘timbro’.

A rimanere fuori al momento, tra le richieste ricorrenti, il settore del wedding e degli eventi – penalizzato dal calcolo sul solo mese di aprile degli indennizzi – e tutto lo sci, che dovrebbe essere in cima alla lista dei nuovi ristori.

Al contrario il turismo, insieme all’agricoltura, è quello che incassa di più. Per le attività turistiche arriva un altro mezzo miliardo, dall’esonero Imu per alberghi e stabilimenti fino alla formazione degli operatori con 1 milione per il turismo esperienziale.
E se vengono estesi anche gli interventi a sostegno della cultura, all’ultimo spuntano – questa volta nel decreto Milleproroghe ancora atteso in Gazzetta Ufficiale – i ‘Cinema bond’ dell’Istituto Luce.

Ma è il lavoro la scommessa e il rischio più grande per l’esecutivo: le 12 settimane aggiuntive di Cig Covid scadono a fine marzo per chi le ha usate senza interruzioni. E lo sblocco dei licenziamenti (vietati per un anno intero) rischia di creare una valanga di disoccupati. Per questo già nel testo base c’era la proroga dello sconto del 30% dei contributi nel Mezzogiorno e un nuovo piano di decontribuzione per l’assunzione di giovani e donne.

Un pacchetto rafforzato nel passaggio parlamentare con 50 milioni per il rientro delle neomamme al lavoro, con il ritorno dell’assegno di ricollocamento anche per i percettori di Naspi, i contratti di espansione e l’avvio di un nuovo programma GOL per l’inserimento di lavoratori disoccupati e di beneficiari del Reddito di cittadinanza di cui, nel frattempo si è rimpolpata la dote.

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