Cucina italiana fa breccia nel Paese del Sol Levante

La Camera di Commercio Italiana è a Tokyo per vValorizzare la cucina italiana di qualità tramite manifestazioni, conferenze e concorsi di gastronomia in programma per tutta la settimana nella capitale nipponica.

Nel corso un incontro organizzato nella sede della Camera, nel quartiere di Mita, si è discusso dell’evoluzione della cucina italiana e giapponese negli ultimi 40 anni, ospiti Paolo Massobrio, autore de ‘Il Golosario’, e Masuhiro Yamamoto, critico gastronomico giapponese che ha contribuito al documentario di sushi ‘Jiro’.

Secondo Yamamoto la cucina giapponese, come quella italiana, segue molto la stagionalità. Tuttavia, col mutare delle stagioni negli ultimi anni si è verificato un allungamento del periodo estivo a sfavore di quello invernale, che ha portato a un cambio radicale nella scelta degli ingredienti di stagione.

“La nostra cucina non utilizza ingredienti come olio d’oliva, burro o altri condimenti che aiutano a esaltare il sapore degli ingredienti – ha spiegato Yamamoto – la nostra tradizione culinaria da sempre è caratterizzata da leggerezza, e negli anni questa tendenza non è cambiata”.
Per Massobrio è in atto da un decennio una vera rivoluzione italiana dei negozi di alimentari, diventati boutique del gusto: “Negli ultimi anni sono nati nuovi format di locali. Uno è ispirato alla cucina di strada, che punta a offrire una specificità regionale, anche attraverso dei truck; l’altro sono le Ciberie, ovvero i negozi (pasticcerie, macellerie, panetterie, pescherie) che estendono la loro offerta dando da mangiare e da bere”.

Inoltre, a Tokyo l’Enit, l’Istituto italiano di cultura e diverse aziende giapponesi, hanno dato vita alla 7^ edizione del ‘Gran Concorso di Cucina’, aperto a cuochi professionisti di nazionalità non italiana residenti in Giappone. In premio un biglietto aereo per l’Italia offerto da Alitalia e uno stage formativo di 5 giorni presso l’Accademia internazionale di cucina italiana a Lucca.

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