Dopo due anni di stop riprendono le richieste per scalare l’Everest. Un totale di 71 alpinisti stranieri hanno finora chiesto il permesso di scalare il monte Everest alle autorità del Nepal. Arriveranno nelle prossime settimane quando inizierà la stagione estiva. Negli ultimi due anni le spedizioni sul ‘tetto del mondo’ erano state sospese a causa del terremoto del 25 aprile 2015 e della valanga dell’anno precedente che aveva ucciso 16 ‘sherpa’. Il governo prevede che nei prossimi giorni arriveranno nuove richieste. Oltre 30 alpinisti, costretti a rinunciare all’impresa nella scorsa stagione, usufruiranno dell’estensione di due anni dei costosi permessi di scalata concessa dalle autorità. Altri sette team per un totale di 31 sportivi hanno invece chiesto l’autorizzazione a scalare diversi ‘ottomila’, tra cui il Lhotse, il Nuptse e il Dhaulagiri.
I responsabili nepalesi sperano che la ripresa delle spedizioni contribuisca a rilanciare l’economia turistica del Paese e a ridare ossigeno alle agenzie di trekking dopo le cancellazioni dello scorso anno per il devastante sisma che ha causato 9 mila vittime. Nel frattempo, gli ‘icefall doctors’ (sherpa specializzati nell’attrezzare le pareti ghiacciate con scale e corde) sono già al lavoro sull’Everest per ripristinare alcune vie di scalata distrutte da frane e valanghe.