Italia si prepara a Expo 2020: da dicembre al via alla costruzione del padiglione

Non solo Made in Italy, ma anche turismo, formazione e investimenti. Da Expo Dubai 2020 si attende un cospicuo ritorno per diversi settori, con una stima della School of management del Politecnico di Milano che parla di ricadute sul sistema economico italiano per 1,6 miliardi di euro  per ognuno dei 5 anni successivi all’Expo. A snocciolare queste cifre è stato il commissario generale di sezione per l’Italia per Expo Dubai 2020, Paolo Glisenti, durante un’audizione tenutasi su questo tema in commissione Cultura della Camera.

Questo importo “è in parte dovuto alla promozione del Made in Italy ma anche a quella del turismo e alle attività di attrazione degli investimenti”, ha aggiunto sempre Glisenti, spiegando che si tratta di un’occasione importante “su cui abbiamo trovato grande sostengo e interesse da parte di soggetti e autorità culturali”.

Il padiglione italiano ospiterà – sempre secondo le previsioni – circa 30 mila visitatori al giorno e 5,5 milioni nel corso dei 6 mesi d’esposizione. Di questi, come ha spiegato Glisenti, “solo 200-250 mila saranno forse italiani”. La grande maggioranza, oltre 5 milioni, verranno infatti da un’area “molto più ampia degli Emirati, visto che l’Expo è destinato ad attirare circa 20-25 milioni di visitatori da Cina, India, Sud Est Asiatico, Africa settentrionale, Mediterraneo e naturalmente Europa”, ha specificato il commissario. Nel padiglione – che comincerà a essere costruito entro dicembre – si terranno più di 100 grandi eventi con orchestre e cori giovanili, danzatori, designer e molto altro. La struttura sarà collocata “in un punto strategico”, ossia proprio “accanto all’India e alla Germania, di fronte all’Arabia Saudita e al Giappone, all’uscita del padiglione degli Emirati Arabi in quella che sarà la colonna vertebrale del sito”.

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