martedì, 19 Novembre 2024

La ripresa della nautica passa da diporto e attenzione all’ambiente

“La ripresa della nautica dopo lo shock economico del Ccovid è iniziata già nel 2020 dal diporto e dalla pesca amatoriali, inoltre la pandemia ha incentivato numerose aziende a puntare sulla sostenibilità ambientale”. Così il presidente e amministratore delegato della multinazionale norvegese Navico, specializzata in elettronica per la navigazione e proprietaria dei marchi Simrad, B&G, Lowrance e C-map, Knut Frostad sintetizza quali potrebbero essere gli effetti a lungo termine del virus sull’industria nautica.

“Nella seconda metà del 2020 la domanda di tecnologie per la navigazione è stata persino difficile da soddisfare a causa di un rallentamento nel trasporto merci e di una carenza di materiali e componenti, nonché dell’aumento dei costi nella logistica globale, ciò ha creato la tempesta perfetta”, testimonia Frostad. “Ma nonostante tutto quello che abbiamo sofferto a livello globale a causa dell’emergenza sanitaria internazionale, siamo ottimisti sulle opportunità per il 2021: in tutto il mondo i porti turistici e i laghi sono sempre più frequentati perché la nautica è una delle poche attività in cui puoi davvero controllare chi ti è vicino”.

“Non abbiamo smesso di investire in ricerca e sviluppo lanciando negli ultimi mesi alcune nuove tecnologie come il sonar live ActiveTarget, il display B&G Nemesis o la cartografia C-MAP Reveal”, ricorda. “L’innovazione secondo Navico passa attraverso la sostenibilità, un tema centrale per la ripartenza post covid – sottolinea Frostad – perciò nel 2020 abbiamo deciso di rimuovere la plastica monouso dai nostri prodotti, di ridurre le dimensioni degli imballaggi e usare solo materiali riciclabili, di ridurre i trasporti per via aerea del 90%, di ridurre l’utilizzo della carta negli uffici del 95% e di ridurre i consumi energetici”.

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