Estate soddisfa bar e ristoranti delle località balneari, ma non in città d’arte

FLORENCE in Italy with the great dome of the Cathedral called Duomo di Firenze

Estate soddisfacente per più della metà di bar, ristoranti e stabilimenti balneari. Rimaste in zona bianca in luglio e agosto, le regioni hanno beneficiato del “campo libero” che ha consentito l’arrivo di turisti anche stranieri e una ripresa ai servizi, che a loro volta potrebbero aver dato una bella spinta al Pil. Per oltre il 60% la domanda turistica quest’anno è stata rivolta al mare (più che nel 2020).

Secondo un’indagine di Fipe-Confcommercio il mese di luglio è stato positivo: sei su dieci hanno risposto che è andato molto o abbastanza bene; per uno su quattro è stato sui livelli del 2020 (quando peraltro nel terzo trimestre il Pil ha fatto +16,1%) mentre poco meno del 20% lo ha bocciato, fra cui Venezia, Verona, montagne bellunesi ed entroterra abruzzese.

Agosto sta seguendo la scia: il 63% si ritiene soddisfatto; il 12,5% dà invece un giudizio negativo e si tratta per lo più delle città d’arte come Roma, Firenze e Venezia.

A luglio è andata “molto bene” per gli operatori della Costiera romagnola, di quella ligure, del Nord della Sardegna e della costiera adriatica/abruzzese; dicono che è andata “bene” a Lignano Sabbiadoro, Iesolo, Lago di Garda, Salento, Sud Sardegna, Costiera sorrentina/amalfitana, isole siciliane, costiera laziale, montagna in Trentino. Andamento come a luglio 2020 a Roma, Napoli, Firenze, Valle d’Aosta e Valtellina.

Agosto “molto positivo” per il 15,6% del campione di ristoratori e gestori di bar e spiagge, con “ottime performance” sulla costiera ligure e adriatica, in Salento e Sicilia orientale. Andamento come nel 2020 per il 25% del campione consultato in particolare nel Nord della Sicilia, Sud della Sardegna, costa laziale e montagne bellunesi. Nel resto delle principali destinazioni turistiche (spiaggia, montagna e lago) giudizio “positivo” per il 46,9% dei gestori.

E’ tornato il turismo straniero soprattutto nelle località di mare e dei laghi, spiega Fipe-Confcommercio mentre le città d’arte soffrono per una ripresa ancora modesta. Su quanta “colpa” abbia il Green pass nel frenare il turismo, il campione si divide più o meno a metà, sulla base della disponibilità o meno di spazi all’aperto. Il Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio e che rappresenta 30.000 imprese dice che l’estate 2021 è partita sottotono ma poi ha visto una accelerazione in agosto. Ancora pochi i turisti d’Oltreoceano e d’Oltremanica, mentre c’è stato “il ritorno di tedeschi e francesi, con benefici per tutte le regioni”.

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