giovedì, 18 Aprile 2024

Estate soddisfa bar e ristoranti delle località balneari, ma non in città d’arte

Estate soddisfacente per più della metà di bar, ristoranti e stabilimenti balneari. Rimaste in zona bianca in luglio e agosto, le regioni hanno beneficiato del “campo libero” che ha consentito l’arrivo di turisti anche stranieri e una ripresa ai servizi, che a loro volta potrebbero aver dato una bella spinta al Pil. Per oltre il 60% la domanda turistica quest’anno è stata rivolta al mare (più che nel 2020).

Secondo un’indagine di Fipe-Confcommercio il mese di luglio è stato positivo: sei su dieci hanno risposto che è andato molto o abbastanza bene; per uno su quattro è stato sui livelli del 2020 (quando peraltro nel terzo trimestre il Pil ha fatto +16,1%) mentre poco meno del 20% lo ha bocciato, fra cui Venezia, Verona, montagne bellunesi ed entroterra abruzzese.

Agosto sta seguendo la scia: il 63% si ritiene soddisfatto; il 12,5% dà invece un giudizio negativo e si tratta per lo più delle città d’arte come Roma, Firenze e Venezia.

A luglio è andata “molto bene” per gli operatori della Costiera romagnola, di quella ligure, del Nord della Sardegna e della costiera adriatica/abruzzese; dicono che è andata “bene” a Lignano Sabbiadoro, Iesolo, Lago di Garda, Salento, Sud Sardegna, Costiera sorrentina/amalfitana, isole siciliane, costiera laziale, montagna in Trentino. Andamento come a luglio 2020 a Roma, Napoli, Firenze, Valle d’Aosta e Valtellina.

Agosto “molto positivo” per il 15,6% del campione di ristoratori e gestori di bar e spiagge, con “ottime performance” sulla costiera ligure e adriatica, in Salento e Sicilia orientale. Andamento come nel 2020 per il 25% del campione consultato in particolare nel Nord della Sicilia, Sud della Sardegna, costa laziale e montagne bellunesi. Nel resto delle principali destinazioni turistiche (spiaggia, montagna e lago) giudizio “positivo” per il 46,9% dei gestori.

E’ tornato il turismo straniero soprattutto nelle località di mare e dei laghi, spiega Fipe-Confcommercio mentre le città d’arte soffrono per una ripresa ancora modesta. Su quanta “colpa” abbia il Green pass nel frenare il turismo, il campione si divide più o meno a metà, sulla base della disponibilità o meno di spazi all’aperto. Il Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio e che rappresenta 30.000 imprese dice che l’estate 2021 è partita sottotono ma poi ha visto una accelerazione in agosto. Ancora pochi i turisti d’Oltreoceano e d’Oltremanica, mentre c’è stato “il ritorno di tedeschi e francesi, con benefici per tutte le regioni”.

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