Da De Niro a Cracco, Roma fa il pieno di star in cucina
22 Dicembre 2025, 12:35
Dopo esser diventata la città italiana con più ristoranti stellati Michelin, con 19 locali premiati nell’edizione 2026 della guida, Roma continua a calamitare grandi firme e chef di talento. Approda in via Vittorio Veneto una star del calibro di Robert De Niro con Nobu Roma, insegna glamour di sua proprietà di cucina giapponese.
Arriva anche la conferma dell’approdo di Carlo Cracco presso l’hotel Corinthia Rome in Piazza del Parlamento, da febbraio 2026. Viride sarà il nome del ristorante, a cui si affiancano un bar e un’insegna che, nel cortile interno, servirà piatti tradizionali romani tutto il giorno, per una offerta gastronomica curata da Cracco in collaborazione con l’Executive Chef Alessandro Buffolino, nell’edificio dello storico rione di Campo Marzio.
Il dinamismo della cucina italiana, da poco insignita del riconoscimento Unesco, sta portando un nuovo corso anche nella ristorazione di storici alberghi come l’Hotel d’Inghilterrra, con lo chef Andrea Sangiuliano, e con Alfonso D’Auria, classe 1988, che è da poco diventato il nuovo chef di Follie, il fine dining di Villa Agrippina Gran Melià.
Controcorrente marcia Fulvio Pierangelini che ha appena inaugurato un ristorante, orgogliosamente definito di ‘cucina normale’, al Carlton Hotel di Milano. Agli antipodi, a Palermo, in pieno centro storico, Terrazze Santamarina inaugura un nuovo capitolo dedicato alla cucina d’autore con la cucina affidata a Giuseppe Calvaruso.