mercoledì, 20 Novembre 2024

Faita: campeggi in difficoltà ma la riscossa è vicina

Nel 2007 leggero aumento domanda: arrivi a +1,5% e presenze a +0,5%

Nell’ultimo decennio il settore dell’open air sta vivendo un periodo di difficoltà. Eppure le premesse per ripartire ci sono tutte anche perché il settore ha grandi potenzialità. E’ il quadro dipinto da Faita Federcamping con il suo rapporto sul turismo all’aria aperta. Nel 2007 il settore, tra campeggi e villaggi turistici, ha realizzato un contenuto aumento della domanda: +1,5% degli arrivi e +0,5% delle presenze. L’offerta, pertanto, ha registrato 120 mila nuovi arrivi sugli otto milioni di ospiti nel 2006 e 315 mila presenze in più; erano state 63 milioni nel 2006. Nell’ultima stagione dei circa 8 milioni di ospiti di campeggi e villaggi turistici il 43% ha alloggiato in case mobili con una permanenza media di 4,5 giorni e nuclei di 4 persone. La spesa media pro capite è di circa 50 euro al giorno. Tra i Paesi di provenienza dei clienti stranieri, il primato spetta alla Germania, seguita con notevole distacco dai Paesi Bassi. I clienti tedeschi rappresentano infatti più del 40% della domanda estera in termini di presenza, gli olandesi circa il 20%; con un peso superiore al 5% ci sono i turisti provenienti dalla Svizzera, dall’Austria e dalla Danimarca. Gli stranieri che nel 2006 hanno scelto il campeggio sono stati circa 2 milioni e 323 mila, hanno pernottato 22 milioni di notti e hanno speso circa 900 milioni di euro. Per quanto riguarda le destinazioni, la stragrande maggioranza sceglie le località marittime. Il Veneto è la regione che registra il più alto numero di presenze (25%), seguita da Toscana (14%), Emilia Romagna (7,9%) e Campania. Queste quattro regioni attraggono da sole più del 50% del mercato interno del turismo all’aria aperta.

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