mercoledì, 24 Aprile 2024

Se la vacanza etica aiuta anche i profughi ucraini

“Non è necessario fare donazioni, accogliere profughi o regalare materiali. No, dovete solo andare in vacanza”. È la provocazione sotto forma di proposta ‘controcorrente’ da parte di 108 case per le vacanze, legate al circuito dell’ospitalità religiosa. Sono strutture aperte per il turismo al mare, in montagna, nelle città d’arte o immerse nella natura, con la caratteristica unica di destinare parte degli introiti agli aiuti caritatevoli e assistenziali dei più svantaggiati. E oggi più che mai l’impegno raddoppia con le mille necessità dei profughi provenienti dall’Ucraina.
Un richiamo, quindi, ad un gesto solidale e informale che equivale semplicemente al godersi una rilassante vacanza estiva nella località preferita. Un momento per ritrovare sé stessi, da soli, in gruppo o in famiglia, con la consapevolezza che il meritato riposo genera automaticamente risorse per queste “fabbriche del bene”.
E c’è da scegliere davvero di tutto: la costa ligure, toscana o romagnola; la penisola sorrentina, il Salento e i mari di Sicilia e Sardegna; le montagne dell’Alto Adige come del Piemonte e Valle d’Aosta; le bellezze naturalistiche dell’Appennino e delle Prealpi; le immancabili Roma, Firenze e Venezia.
La pagina dedicata alle strutture di Vacanza Etica è sul portale ospitalitareligiosa.it nella sezione ‘Speciali’. Il link diretto della pagina è CLICCANDO QUI.

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