Caos stamattina, giovedì 25 luglio, all’aeroporto interazionale di Francoforte, il più importante della Germania, dove per un’oretta sono stati sospesi arrivi e partenze dopo l’irruzione di un gruppo di attivisti per il clima sulle piste di atterraggio e decollo. Secondo l’organizzazione ambientalista per il clima Letzte Generation (Ultima generazione), otto attivisti sono riusciti a entrare nell’aeroporto tagliando i recinti con delle cesoie prima di “portarsi in diversi punti delle piste con biciclette e skateboard”. In una foto diffusa dalla stessa organizzazione ecologista si vede un attivista seduto sull’asfalto di una pista di atterraggio e decollo con un cartello con su scritto “Oil Kills” (Il petrolio uccide).
Secondo la polizia locale, gli attivisti si sono incollati all’asfalto delle piste con supercolla, rendendo difficile la loro rimozione e l’arresto. Sette militanti di Letzte Generation, ha spiegato la polizia, sono riusciti a entrare e ad accedere alle piste in bicicletta o slateboarddopo aver tagliato il recinto esterno, mentre un ottavo è stato bloccato mentre era ancora al lavoro con il tronchese. Il ministro federale ai Trasporti, Volker Wissing, ha condannato il blitz, definendolo una azione “criminale” e ha chiesto pene severe per i responsabili. “Gli attivisti per il clima a quanto pare stanno cercando di creare il maggior danno possibile”, ha detto Wissing ai media, ricordando che è possibile comminare una pena fino a cinque anni di carcere per “chiunque si infiltrano con violenza negli aeroporti, occupa le piste e blocca gli aerei mettendo in pericolo vite umane”. Dal canto suo, Letzte Generation chiede un accordo vincolante per porre fine definitivamente a tutti i carburanti fossili entro il 2030. Gli attivisti della stessa organizzazione avevano già compiuto incursioni in vari aeroporti tedeschi e anche a Heathrow, in Inghilterra.