L’Università Bocconi, RINA e AITGL (Ente italiano turismo LGBTQ+) danno un quadro relativo al turismo LGBTQ+ in arrivo dai Paesi esteri verso l’Italia, dopo la visibilità ottenuta con la 39^ Convention Globale IGLTA di Milano. Quella italiana è stata la più grande Convention IGLTA di tutti i tempi al di fuori degli Stati Uniti, con 555 delegati e 42 Paesi rappresentati nel mondo riuniti nel più grande evento B2B educativo e di networking al mondo sul turismo LGBTQ+. Secondo il report stilato dalla stessa IGLTA le attività promozionali della Convention Globale hanno generato quasi 4 milioni di impression per gli sponsor che vi hanno aderito.
Raccogliere questa eredità è oggi molto importante, per questo se ne parla in BIT domani, martedì 14 febbraio, nella sala Coral 2 dalle 10.30 alle 11.30 con Alessio Virgili, presidente AITGL, Danila Asaro, head of Health and Wellbeing Certification Strategic Center di RINA, e Marianna Di Salle, coordinatore MET/Master Economia del Turismo dell’Università Bocconi.
In questa occasione, verranno presi in esame i punti salienti della ricerca sviluppata da Marianna Di Salle per AITGL in collaborazione con IGLTA Foundation, presentata alla 39^ Convention Mondiale IGLTA lo scorso ottobre per definire il panorama di questo segmento turistico. Inoltre il presidente di AITGL presenterà i nuovi elaborati dell’Osservatorio Turistico di AITGL che prendono in esame la chiusura del 2022.
“Il 2022 è stato, come per tutto il comparto, un anno molto positivo, nonostante l’assenza di alcuni Paesi stranieri tra i flussi in arrivo in Italia – afferma Alessio Virgili, presidente AITGL – abbiamo registrato circa 4 milioni di turisti stranieri LGBTQ+ su un totale di 56 milioni di turisti internazionali in arrivo in Italia nel 2022. Questo target ha generato un fatturato incoming pari a 8,7 miliardi di euro – afferma Virgili – sul totale di spesa di 33,4 miliardi dei turisti stranieri in Italia secondo quanto riportato da Bankitalia-Coldiretti”.
Nel 2022 la vacanza del turista LGBTQ+ in Italia ha avuto una durata media di 10 giorni con una spesa pro capite di 2.227 euro escludendo i costi relativi ai trasporti per raggiungere l’Italia.
“Si conferma un mercato profittevole su cui la gran parte delle istituzioni e delle imprese dovrebbe puntare se poi consideriamo anche il giro d’affari riferito all’outgoing”, commenta Virgili.
Per questo diviene fondamentale, in questo quadro, lo sviluppo del Protocollo Queer Vadis, una certificazione di capacità di accoglienza di questo prezioso mercato internazionale attuata attraverso l’organismo super partes RINA e ampiamente riconosciuta nel mondo, soprattutto in un momento in cui la sostenibilità economica e sociale ha un peso imprescindibile in Europa. Interverrà, quindi, la rappresentante di RINA per illustrarne la metodologia, essa stessa garanzia di valore per questo protocollo italiano riconosciuto nel mondo.