Non solo il turismo e l’ospitalità. Anche i trasporti, a cominciare dai taxi, stanno subendo un duro colpo dalla nuova ondata pandemica. Ecco perché i sindacati Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Or.S.A taxi, Confail taxi, Fast Confsal, Ati taxi e Associazione Tutela Legale Taxi hanno scritto al presidente del consiglio Mario Draghi e ai ministri competenti, affinché anche per gli operatori del comparto taxi siano previste misure di ristoro nel prossimo Decreto Sostegni.
“La proroga della cassa integrazione per i dipendenti delle cooperative di produzione e lavoro nonché misure compensative in chiave previdenziale per i tassisti artigiani, accompagnate da agevolazioni che consentano di avere maggiore liquidità agli operatori del settore, sono misure irrinunciabile per la sopravvivenza dello stesso – si legge in una nota dei sindacati -. Occorre infine mandare in proroga la data di scadenza dei cosiddetti Buoni Viaggio fissata al 31/12/2021, fino ad esaurimento dei fondi, considerando che tale misura non comporta alcun aggravio di spesa ed ha avuto un positivo ma tardivo impatto, legato purtroppo a lungaggini di natura burocratica”.