I lavoratori di Costa Crociere intensificano le azioni di protesta. Stato di agitazione immediato, presidio davanti a Palazzo S. Giorgio, dove si terrà il Comitato Portuale e, se non ci saranno nuove risposte nell’incontro di mercoledì con l’azienda, anche la proclamazione di uno sciopero. Dopo il vertice tra sindacati e azienda in Confitarma, in cui l’azienda non ha escluso possibili esuberi e confermato il trasferimento di quattro dipartimenti da Genova ad Amburgo, i lavoratori della compagnia alzano il livello dello scontro.
“Se la prossima riunione non darà le risposte che chiediamo – spiega Mauro Scognamillo di Fit Cisl – proclameremo uno sciopero di 8 ore, probabilmente in concomitanza con quello nazionale dei porti del 6 marzo”.
“I lavoratori vogliono risposte concrete – sottolinea Giacomo Santoro di Filt Cgil – vogliono sapere se ci sono piani alternativi, se sono previsti esuberi. Dietro i numeri ci sono lavoratori e famiglie e, se non ci saranno, diventerà inevitabile uno scontro”.