Fs, Economy annuncia: tagli per 10 mila in tre anni

Sindacati non ci stanno e annunciano mobilitazione

Duro colpo per i sindacati. Le Ferrovie, all’interno del piano di risanamento, prevedono tagli al personale che in un triennio dovrebbero arrivare a 10mila unità. Dopole anticipazioni date dal settimanale Economy, i sindacati sono uniti: se i tagli saranno confermati, non ci sarà disponibilità al confronto e partirà una mobilitazione. Secondo Economy, “come risulta dal budget annuale presentato all’ultimo cda nel 2007, è prevista una discesa del personale di circa 3.500 unità, pari al 3,5% della consistenza del gruppo, attraverso un turnover che prevede l’uscita di 4.500 dipendenti a fronte di circa 1.000 ingressi, 450 dei quali a tempo determinato”. Ma, prosegue il settimanale, siamo “solo all’antipasto, perché il piano prevede oltre 10mila tagli in tre anni, fidando sull’introduzione del ‘macchinista unico’, cioè la fine della regola italiana per cui i treni si guidano in coppia”. Immediata la reazione del segretario generale della Fit Cisl, Claudio Claudiani: “Non siamo disponibili in alcun modo ad avviare un confronto. L’intesa tra mondo del lavoro e management FS è condizione fondamentale per una crescita strutturale delle Ferrovie, ad ogni altra ipotesi restiamo fermamente contrari e pronti alla mobilitazione”. Netta anche la posizione del segretario nazionale della Filt Cgil, Franco Nasso, che ha annunciato “la forte opposizione del sindacato e l’immediata mobilitazione della categoria”. Ad escludere esuberi di personale nelle Ferrovie è il segretario generale dell’Orsa, Armando Romeo, secondo il quale “gli attuali volumi di traffico, gli standard attuali ai quali risponde l’azienda rendono incompatibili le cifre fatte”. Dati “non credibili” anche per il segretario nazionale Uiltrasporti.

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