I sindacati puntano il dito contro le nuove divise del personale di Alitalia, verdi e rosse, dal gusto un po’ retrò, disegnate ad hoc dallo stilista Ettore Bilotta. Secondo Anpac, Anpav, Usb LP, le stoffe utilizzate sono “inadeguate” e la compagnia “non ha ancora ritenuto di fornire garanzie di idoneità rispetto al livello di infiammabilità di quegli abiti da lavoro”. Insomma, le nuove divise non piacciono affatto ai sindacati di categoria che, per difendere “il tema centrale della sicurezza”, si dicono “pronti a uno sciopero immediato”.
Immediata la risposta di Alitalia: “si tratta di affermazioni gravi, non suffragate da alcun elemento concreto e perciò totalmente prive di fondamento”, replica la compagnia che promette reazioni.
“Le divise – prosegue – hanno superato tutti i test sul rischio infiammabilità e rispettano nel modo più rigoroso gli standard di sicurezza imposti dalle normative vigenti. La compagnia si riserva di procedere nelle sedi appropriate al fine di tutelare la propria immagine contro accuse palesemente infondate”.
Ma, secondo alcune indiscrezioni, non sarebbe tanto la qualità dei nuovi tessuti quanto il malcontento per il venir meno di alcune agevolazioni di viaggio finora in uso. La novità, che sarebbe stata annunciata nei giorni scorsi, scatterebbe da settembre, allineerebbe Alitalia agli standard delle altre compagnie aree e penalizzerebbe in particolare il personale di volo.