Sciopero 15 aprile, sindacati pronti a trattare con Confindustria ma basta tagli

Secca la replica dei sindacati alle dichiarazioni di stupore e perplessità manifestate da Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Federturismo Confindustria per lo sciopero nazionale indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per mercoledì 15 aprile.  

“Lo stupore e la preoccupazione debbono essere riservati al fatto che da due anni il contratto dell’industria turistica non si rinnova” spiega Cristian Sesena, segretario generale della Filcams Cgil, in merito alla richiesta di sciopero, “inviata alla commissione di garanzia con ampio preavviso” e quindi in grado di assolvere “agli obblighi di legge per l’attuazione dell’agitazione nei servizi pubblici essenziali”.   

Secondo Sesena, è “pretestuosa e strumentale pertanto la decisione della controparte di far saltare un incontro da tempo calendarizzato; 20 giorni (l’incontro era previsto per il 25 marzo, lo sciopero il 15 aprile), non è un lasso di tempo congruo per addivenire ad un’intesa? Evidentemente per Confindustria no”.   

“Come già formalmente comunicato assieme alle altre federazioni, la Filcams – conclude la nota – è pronta a risedersi al tavolo in qualunque momento purché si abbandoni l’impostazione di dover apportare tagli al costo del lavoro, contraendo diritti e tutele retributive, impostazione tra l’altro divenuta poco ragionevole, visto che con Expo e Giubileo Straordinario il settore dell’ospitalità è destinato a ottenere ottimi risultati economici”. 

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