“I disagi per gli utenti delle ferrovie potrebbero non essere finiti con lo sciopero appena concluso. A partire dai prossimi giorni, infatti, ben altre potrebbero essere le difficoltà, soprattutto per quanti hanno scelto il treno per spostarsi per i prossimi ponti primaverili”. Ad annunciare questo nuovo possibile stato di agitazione, sono questa volta le agenzie di viaggio abilitate alla emissione della biglietteria ferroviaria che respingono la comunicazione fatta pervenire in questi giorni da Trenitalia con cui si chiede di accettare, entro il termine perentorio di 7 giorni, le nuove condizioni imposte dall’Azienda di Stato, fortemente vessatorie e lesive, fra cui una riduzione del regime commissionale. “I termini della questione, ha detto il Presidente della Fiavet, la maggiore Federazione di categoria, Antonio Tozzi, sono presto detti. Nei giorni scorsi, unilateralmente e con un preavviso davvero insignificante, Trenitalia ha inviato a tutte le agenzie di viaggio una comunicazione con la quale si invitavano quest’ultime a restituire, entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento, la lettera, controfirmata per accettazione, delle nuove condizioni, imposte da Trenitalia, pena la risoluzione immediata del rapporto a decorrere dal 30 aprile. A seguito dell’invito formulato dalla nostra Federazione, ad oggi sono oltre 500 le agenzie di viaggio che hanno espressamente delegato la Fiavet a presentare ricorso all’Autorità Garante per abuso di posizione dominante.”
Le agenzie che non hanno accettato il diktat di Trenitalia, potrebbero trovarsi nelle condizioni di non poter fornire informazioni, effettuare prenotazioni ed emettere biglietti ferroviari. “Trenitalia, con il suo comportamento, ha detto ancora Tozzi, ha dimostrato di tenere in scarsa considerazione il rapporto con le agenzie di viaggio, tenuto conto, per di più, che su molte operazioni inerenti l’emissione della biglietteria ferroviaria, le agenzie si sostituiscono in tutto e per tutto al personale dell’Azienda, senza peraltro percepire alcuna remunerazione. Se dovesse essere confermata la determinazione di Trenitalia, moltissimi viaggiatori potrebbero il 1° maggio avere l’amara sorpresa di essere dirottati dalle abituali agenzie direttamente alle biglietterie delle stazioni con tutti i possibili ed immaginabili disagi che ne deriverebbero”.