Alberghi, clienti sempre più alla ricerca della qualità

Il terzo Rapporto sul mercato alberghiero presentato a Riva del Garda

Gli ospiti degli hotel del terzo millennio richiedono camere confortevoli e accoglienti, ricche di dotazioni e di optional, in grado di qualificare la struttura e di rendere più piacevole e accattivante il soggiorno. Per questo si aspettano di trovare camere insonorizzate, letti ampi e confortevoli, aria condizionata regolabile, mini-bar, televisore a 21 pollici e telefono diretto. Nella stanza del bagno non sanno rinunciare al box doccia, all’ asciugacapelli e rimangono piacevolmente sorpresi dalla presenza di una vasca idromassaggio o di un ricco ed elegante courtesy kit. Le aspettative dei nuovi clienti degli alberghi italiani
emerge dal Terzo rapporto congiunturale sul mercato delle
attrezzature per alberghi e pubblici esercizi, promosso da Expo Riva Hotel e curato da Nadio Delai per Ermeneia, presentato nell’ ambito della fiera specializzata, che sino a domani vede 343 aziende del settore esporre i propri prodotti al centro fieristico di Riva del Garda. Parallelamente – viene fatto notare – cresce la richiesta legata al settore wellness (o benessere), una nicchia di mercato che sta attraversando una fase di notevole sviluppo. Lo confermano i dati, presentati in Trentino, a cominciare da quelli relativi al numero delle aziende dedicate in via prevalente all’ambito del benessere, passato in tre anni (dal settembre 2000 al settembre 2003) da 1.572 a 2.562 unità, con un incremento percentuale del 63,0%, senza contare l’offerta termale, che a sua volta è cresciuta nello stesso periodo del 9,2%. Se a questa quota si somma il numero di alberghi che si sono dotati o si stanno dotando di una struttura wellness, stimabile intorno a 2.000 ulteriori unità, il numero delle
strutture in Italia che prevedono il benessere come servizio
esclusivo o complementare sale a 5.000. Dalla ricerca si evince che la crescente disponibilità di spesa e l’abitudine alla mobilità hanno contribuito al diffondersi della possibilità di dormire e mangiare fuori, rendendo tali occasioni in qualche modo abitudinarie e tali da creare nel pubblico nuovi bisogni e aspettative. L’attenzione si concentra quindi sugli elementi di contorno: l’arredamento,
l’illuminazione, la qualità estetica e tecnologica della
strumentazione, tutti aspetti che concorrono ad attribuire un
valore aggiunto al puro servizio di riferimento dell’albergo,
del ristorante o del bar. Ne esce il profilo di un cliente
finale dotato di una profonda conoscenza dell’offerta e che
richiede una dotazione di base elevata – in termini di qualità e servizi – anche agli alberghi di qualità media. E all’esigenza irrinunciabile dello star bene si affianca la domanda di dotazioni più evolute – idromassaggio, personal computer, fax, collegamento internet, videoregistratore e pay tv – ormai entrate nell’uso comune per fasce crescenti di popolazione. Dall’indagine ‘Vacanze e benessere – Bisogni, comportamenti e attese degli italiani’ condotta su un campione nazionale rappresentativo di 4.880 individui adulti, emerge come il benessere rappresenti per gli italiani un tema piuttosto familiare. Il valore attribuito al wellness si esprime in modo netto e chiaro: per due terzi degli italiani rappresenta innanzitutto il recupero delle energie fisiche e mentali ed è considerato come ‘l’aspetto più importante di una vacanza’. Una seconda interpretazione, che trova d’ accordo il 63,3% degli intervistati, riguarda il fatto che ‘oggi è molto di moda prendersi cura del proprio corpo’, mentre una buona metà del campione ritiene che ‘il denaro speso per il proprio benessere sia denaro ben investito’. Una percentuale quasi analoga manifesta il desiderio di ‘potersi concedere un periodo di vacanza in un centro benessere per dedicarsi alla cura di sè’. Il mondo dell’impresa sembra aver colto questo segnale: al numero crescente delle strutture specializzate in wellness e fitness si è affiancata la progressiva specializzazione di hotel, convertiti in vere beauty farm con la graduale introduzione di aree dedicate anche all’estetica. Il benessere inteso come servizio ed elemento di qualificazione dell’offerta turistica rappresenta un filone importante sia come ambito esclusivo sia come valore aggiunto rispetto ad attività alberghiere dedicate al business o al congressuale. L’indagine presentata in Trentino rivela una domanda non solo di servizi ormai noti e diffusi come l’idromassaggio, la palestra, la piscina e la sauna, ma anche di trattamenti più sofisticati come l’aquagym, le docce scozzesi rivitalizzanti e le più svariate tipologie di massaggio. Senza dimenticare, con percentuali più basse ma in ogni caso significative, trattamenti specialistici come il Percorso Kneipp, la Traubenkur e il Rolfing.

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