Alitalia, “Affaire” KLM e Budget 2003 nel Cda di oggi

Il board esaminerà anche ricorso a Commissione europea, che nel ’97 bocciò la ricapitalizzazione

L’Affaire KLM, e relative proposte per il pagamento dei 150 milioni di Euro di risarcimento comminati alla compagnia olandese dal tribunale dell’Aja, giungono sul tavolo del Consiglio d’amministrazione Alitalia, che oggi si riunisce con un ordine del giorno quanto mai ricco. Fra i temi da affrontare anche la ricognizione del budget 2003 e i ricorsi pendenti contro la Commissione europea che nel ’97 impedì la ricapitalizzazione della compagnia. Ma procediamo con ordine. Klm avrebbe fatto delle offerte alternative al pagamento cash che vanno dalla rateizzazione, all’offerta di azioni o di asset, tra i quali potrebbe rientrare una partecipazione in Buzz, compagnia low cost controllata dall’aviolinea olandese. Ma la prima riunione dell’anno del consiglio di amministrazione – cui potrebbe partecipare anche l’amministratore delegato di Air France, Jean-Cyril Spinetta – potrebbe essere anche l’occasione per una ricognizione sul budget 2003. L’amministratore delegato avrebbe già provveduto a una tirata d’orecchie a tutti i capi delle divisioni, a causa di previsioni di spesa ben oltre il plafond. Un invito a stringere i cordoni sarebbe arrivato a stretto giro di posta, con sollecitazioni a tagliare laddove possibile, soprattutto alla voce assunzioni. Gli scenari prossimi futuri non promettono infatti grandi sciali: a consigliare di stare stretti sulle spese vi sono i crescenti costi del carburante, ma soprattutto i rischi di guerra e relative conseguenze sull’ industria aerea che ha appena cominciato a tirare il fiato dopo gli attentati dell’ 11 settembre. Intanto, in tema di alleanze entro i confini, si farebbero sempre più fitti i colloqui tra Alitalia e Meridiana da un lato, e Volare Group dall’altro. Secondo indiscrezioni, si procede spediti sul progetto di costituzione di una compagnia low cost, argomento cui sono interessati, a vari livelli, tutti e tre gli interlocutori. Ma il tema, così come il destino della società charter Eurofly di cui è stata congelata la cessione,
non figurano all’ordine del giorno. Mentre tra gli argomenti in programma vi è la decisione del board sui ricorsi pendenti al tribunale delle Comunità europee e sulla conseguente richiesta di risarcimento per il verdetto con il quale la Commissione europea bocciò, per la seconda volta, come aiuto di Stato la ricapitalizzazione da 2.750 miliardi di lire del 1997. Nel ricorso, presentato da
tempo dagli avvocati di Alitalia, è contenuta una richiesta di condanna per la Commissione al pagamento di spese, competenze ed onorari. Secondo indiscrezioni, la compagnia punterebbe ad un
risarcimento di 800 milioni di euro. Cifra che, ottenuta anche solo in parte, darebbe una grossa mano d’aiuto per la gestione di un 2003 che, in caso di guerra, rischia di cancellare i progressi fatti negli ultimi sei mesi.

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