Alitalia e sindacati tornano al tavolo della trattativa sul nuovo piano industriale che dovrebbe avere un impatto complessivo sui conti aziendali, a fine 2008, per circa 880 milioni. I rappresentanti dei lavoratori e la delegazione aziendale hanno ripreso il confronto interrotto prima di ferragosto per affrontare il tema del rinnovo dei contratti di lavoro. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, confermate dalla stessa azienda, la trattativa sara’ articolata su tre tavoli “tecnici”: uno per il contatto dei piloti, un secondo tavolo per gli assistenti di volo e un terzo per il personale di terra. Gia’ prima della pausa ferragostana, e’stato anticipato che i nuovi contatti punteranno a sensibili recuperi di produttivita’ (230 milioni entro il 2008) sulla falsa riga degli accordi gia’ raggiunti per l’anno in corso. L’azienda chiedera’ infatti a tutte le categorie dei lavoratori una serie di sacrifici per uscire fuori dal tunnel di una crisi tutt’ora giudicata estremamente grave. Per quanto riguarda i piloti, l’Alitalia ritiene necessario un aumento delle ore di volo (da 90 a 95 ore mensili) e una riduzione del numero dei piloti sui voli a lungo raggio aumentando i limiti di impiego. Per gli assistenti di volo, l’Alitalia punta ad un aumento delle ore di volo sul lungo raggio del 10,9% e del 9,1 sul medio e corto raggio fino al 2005. Nel periodo 2005-2006 l’aumento delle ore di volo dovrebbe essere limitato allo 0,5%, mentre dal 2006 al 2007 le ore di volo per il personale navigante dovrebbero aumentare del 13,3% sul lungo raggio e dell’1,2 sul medio e corto raggio. Consistenti aumenti verranno richiesti anche per il periodo 2007-2008: l’11,1% sul lungo raggio e 3,8% sul breve e medio raggio. Per quanto riguarda i dirigenti, l’Alitalia fa sapere che anche loro stanno facendo la loro parte: da maggio a luglio c’e’ stata l’uscita di un dirigente ogni quattro giorni con una riduzione della categoria del 7%. I manager dell’Alitalia hanno poi subito un taglio del 50% della tredicesima.