Alitalia, il 19 gennaio scioperano gli assistenti di volo

Protesta “alternativa” il 7 gennaio, quando non verranno forniti servizi di bordo

Riesplodono le tensioni in Alitalia. Sui nuovi turni di lavoro, in via di definizione nell’ambito del rinnovo contrattuale, si e’ interrotto il tavolo di confronto fra azienda e sindacati. Hostess e steward hanno deciso una protesta ‘alternativa’ per il 7 gennaio prossimo, quando dalle 11 alle 15 non distribuiranno snack e bevande a bordo, e uno sciopero, dalle 12 alle 16, il 19 gennaio.
E’ invece stato definito nella notte di ieri l’accordo che riguarda i piloti e che da’ il via, dal primo gennaio prossimo, al nuovo contratto. Le sei sigle sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpav e Avia) che partecipavano all’incontro con l’azienda per costruire i nuovi turni del personale, sulla base del rinnovo contrattuale siglato il 18 settembre scorso che prevede un aumento di produttivita’, hanno abbandonato il tavolo giudicando ”inaccettabile l’atteggiamento aziendale” alla luce del piano degli orari deciso per gennaio prossimo. Le 90 ore di volo in 13 giorni che, secondo quanto riferito dai sindacati, l’Alitalia ha predisposto per il prossimo mese, sono state giudicate ”fisicamente insopportabili” dai rappresentanti dei
lavoratori, soprattutto a fronte della disponibilita’ dell’azienda di 20 giorni per le stesse ore di volo. E, secondo indiscrezioni, gli stessi tecnici aziendali che si occupano della distribuzione dei turni avrebbero manifestato il proprio dissenso ritenendo che con la nuova configurazione ci sarebbero cadute di produttivita’. La compagnia, che di solito predispone il piano dei turni
intorno al 25 di ogni mese, afferma di essere stata costretta a definire autonomamente quello di gennaio in assenza di un nuovo accordo aggiuntivo. Ma e’ pronta a riprendere il dialogo per stilare il piano di febbraio. Secondo i sindacati, pero’, gli ”atti unilaterali sono reiterati” e ”rappresentano fedelmente la volonta’ di Alitalia di provocare una reazione scomposta” e di non puntare ”al salvataggio ed il rilancio” dell’azienda. ”A fronte della
provocatoria uscita di turni di gennaio, in contrasto con le normative vigenti” e che ”non hanno l’obiettivo di rendere competitiva l’azienda” hanno scritto in un comunicato congiunto le sei sigle di categoria, ”le organizzazioni sindacali e le associazioni professionali confermano il ricorso allo sciopero a
partire da quello alternativo sui servizi di bordo del 7 gennaio prossimo, a cui seguira’, nei termini previsti per legge, il ricorso a tutte le forme legittime di conflitto sindacale. Anche alla luce del percorso avviato dall’azienda sulle procedure di legge 223/91”. I lavoratori, ”confermano tutta la loro volonta’ di salvare Alitalia e per questo esplicitano tutto il loro dissenso attraverso il ricorso al legittimo conflitto” e si contrappongono ”a chi sta distruggendo l’azienda”. Secondo gli accordi, ha osservato il responsabile del personale
navigante della Filt-Cgil Mauro Rossi, ”la maggiore produttivita’ da parte nostra doveva prevedere il mantenimento delle regole per garantire i riposi fisiologici”. L’Alitalia ”ha forse voluto dimostrare di aver stravolto il precedente impianto della produttivita’ ma in un modo che non e’ sopportabile”.

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