Alitalia, Maroni accende la speranza degli Agenti di Viaggio

Aperture sulla modifica delle commissioni di Bonomi e Mengozzi

E’ sceso in campo il ministro del Welfare Roberto Maroni per cercare di trovare una soluzione nella vicenda del taglio delle commissioni dal 3 all’1% alle agenzie di viaggio, taglio che l’Alitalia ha deciso di avviare dal prossimo primo febbraio in linea con altre grandi compagnie europee. L’incontro di ieri pomeriggio fra il ministro, i vertici della compagnia aerea e delle agenzie di viaggio, ha aperto uno spiraglio per gli operatori che temono il rischio di
licenziamento per 10mila lavoratori. A confermarlo è stato l’amministratore delegato della compagnia, Francesco Mengozzi, spiegando che ci sono spazi per una trattativa sulla percentuale delle commissioni sui biglietti Alitalia. A infondere ottimismo è stato anche il presidente dell’aviolinea, Giusepe Bonomi, secondo il quale è ”ragionevolmente possibile chiudere favorevolmente” la trattativa ferma restando, però, la decisione della compagnia di partire con le vendite dirette dei biglietti via Internet dal primo febbraio. “Ci sono spazi per una trattativa con
le agenzie di viaggio sulla percentuale delle commissioni sui
biglietti Alitalia – ha sostenuto Mengozzi – Con le agenzie si tratta, si tratta…” ha detto l’A.D. al termine dell’ incontro al ministero del Welfare. E oggi Alitalia e agenzie di viaggio si incontreranno per cercare di trovare una soluzione. Prima di incontrare le parti, Maroni aveva spiegato che ”le agenzie di viaggio hanno parlato di un rischio di licenziamento per 10.000 persone, otto volte di più degli esuberi Alitalia”. L’incontro, convocato per cercare di trovare una soluzione ad una decisione che ”Alitalia ha già preso”, è riuscito a far emergere la disponibilità del vettore a modificarla. Dall’annuncio di voler tagliare le commissioni, Alitalia – secondo i rappresentanti delle agenzie di viaggio – ha già subito ”una traslazione di fatturazioni verso altri vettori del 20%”. Questo vuol dire, ha spiegato il presidente di Fiavet Antonio Tozzi, che ”solo in questo mese di gennaio le agenzie di viaggio hanno fatto mancare del 20% gli introiti per la compagnia”. E, ha aggiunto, ”se dovesse essere confermata la data del primo febbraio per il taglio delle commissioni, Alitalia rischia un ‘bagno di sangue’ per circa due mesi”. Sarebbe questo infatti, secondo le agenzie, il lasso di tempo entro il quale anche gli altri vettori si dovrebbero adeguare alle decisioni prese da Alitalia. ”Perdere il 20% di fatturato per altri due mesi, nelle condizioni in cui Alitalia si trova ora, sarebbe un massacro”, ha sostenuto anche Andrea Giannetti, presidente di Assotravel, il quale ha annunciato per domani l’incontro con la compagnia per tentare una trattativa. Le agenzie di viaggio hanno comunque una proposta: per contemperare le esigenze di Alitalia di ridurre i costi e quelle delle agenzie di viaggio di restare sul mercato, bisognerebbe individuare un sovrapprezzo fisso che Alitalia dovrebbe applicare anche alla vendita dei biglietti tramite canale diretto. Questa ”fee” potrebbe costituire un punto di riferimento per le agenzie per calcolare il loro margine di guadagno sulla vendita dei biglietti, senza che la concorrenza diretta fatta da Alitalia le penalizzi troppo.

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