”L’Anpac ha richiesto ed ottenuto una serie di modifiche al Fondo Volo che producono alcuni effetti che, sommati tra loro, creano le condizioni per il
completo disfacimento del Fondo entro breve tempo”. Lo sostiene il Sult che torna con una dichiarazione sugli effetti sul Fondo Volo dell’intesa del 5 ottobre tra governo e parti sociali sulla gestione degli esuberi nelle compagnie in crisi. Secondo la sigla sindacale, unica a non aver formato l’accordo di Palazzo Chigi, le modifiche sono state decise ”per poter mandare in pensione circa 300 piloti, già al massimo della carriera, senza penalizzazioni sulla pensione e con qualche privilegio in più e, soprattutto, senza passare per il disonore delle procedure relative agli esuberi di personale come dovranno invece fare le altre categorie”. ”Il Governo ha accettato e le altre organizzazioni sindacali hanno sottoscritto, nonostante il Sult avesse cercato di spiegare gli effetti nefasti che questi provvedimenti avrebbero avuto sul Fondo Volo e quindi su migliaia di assistenti di volo e di piloti. A poco vale quindi – prosegue l’organizzazione lo stupore e la denuncia del Responsabile Economico della CGIL: a quel tavolo c’era la Cgil al suo massimo livello, c’era la Filt
al suo massimo livello, c’erano esperti della materia della Cgil, e tutti hanno firmato quell’accordo”. Per il Sult il Fondo Volo, ”cioè l’Inps del personale
navigante delle compagnie aeree, è ormai vicino al tracollo. Da anni- sostiene l’organizzazione – andiamo dicendo che, se non si interviene attraverso l’eliminazione di alcuni privilegi e di assurde sperequazioni, il Fondo Volo è destinato a scomparire”.