Alitalia/2: Ipotesi Air France? No, meglio Lufthansa

Paolo Brutti: “Il vettore tedesco partner più vantaggioso, ma prima risaniamo i conti”

Dopo le voci diramate dal quotidiano francese Le Parisien secondo cui erano in corso trattative per una possibile alleanza tra Alitalia e Air France-Klm, Paolo Brutti, segretario della Commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato, lancia, invece, l’ipotesi Lufthansa. “C’è un precedente – sottolinea Brutti – le due compagnie si conoscono già, gli accordi con Lufthansa sui servizi di manutenzione hanno funzionato abbastanza bene. L’ipotesi di alleanza Air France non è mai stata giustificata nei termini di complementarietà, né rispetto al network né alla flotta. L’aeroporto Charles De Gaulle è allineato a Malpensa e Fiumicino lungo le direttrici nordamericane, il nostro sistema di hub ne verrebbe ulteriormente schiacciato, già non funziona su due scali, figuriamo su tre. Air France ci correrebbe incontro solo se avesse la certezza di poter sterilizzare Alitalia sul piano industriale”. Per Brutti, invece, nemmeno gli accordi di Lufthansa con Air One “rappresentano un ostacolo”. Sul piatto della bilancia pesano di più i vantaggi, come ad esempio “una forte presenza della numero uno tedesca sull’Estremo Oriente, dove Alitalia brilla invece per assenza; la buona capacità di tenuta sul traffico interno e sul corto raggio, oltre che sulle rotte internazionali. Inoltre, gli hub tedesco e italiani tra loro non si pestano i piedi, come invece accadrebbe con il principale scalo parigino, ma anzi rappresenterebbero un’opportunità in più per i tedeschi”. Per il senatore Ds, però, prima è necessario riequilibrare i conti: “non si cerca un partner nella fase attuale mentre la società è debolissima e il suo valore è al minimo. Prima l’aeroplano deve essere raddrizzato con i propri mezzi, quindi si cerca un partner valido, con caratteristiche sommabili alle nostre, sul terreno del network e non solo”.

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