Anpac, bocciati gli aeroporti italiani

Piste troppo corte e vicine a strade, città e mare

Le condizioni delle infrastrutture aeronautiche a servizio degli aeroporti italiani sono “ben lontane dal livello richiesto. La distanza è particolarmente accentuata per gli scali meridionali ma anche a livello nazionale sono molte le carenze”. La radiografia sulla salute degli scali nazionali è del comitato tecnico dell’Anpac, organizzazione sindacale dei piloti di aviazione civile. Nella duplice veste di esperti e di utenti del sistema aeroportuale, i piloti commerciali ribadiscono il bisogno di un intervento strutturale necessario per allinearsi agli standard dei paesi aeronauticamente più avanzati. Nel documento si prendono in esame nel dettaglio le condizioni delle piste di volo, le vie di rullaggio, il servizio di controllo del traffico aereo, gli aiuti luminosi per l’atterraggio, i piani di emergenza e il servizio antincendio. Il comitato tecnico dei piloti punta in particolare il dito
sulle piste di volo, rilevando che gli scali italiani destinati al traffico commerciale “non sono dotati salvo poche eccezioni, di piste di lunghezza sufficiente affinché gli aerei possono decollare o atterrare, anche in casi di pista bagnata, senza limitazioni di peso”. Condizione questa che comporta un “utilizzo delle piste ‘al limite’, con un aumento del rischio di escursioni fuori pista in caso di interruzione di decollo o di altri eventi negativi”. Eventualità “particolarmente drammatica se si considera che molti aeroporti sorgono molto vicini a strade, impianti industriali o addirittura insediamenti urbani”. I depositi di gomma lasciati sulle piste dal movimento degli aeromobili vengono rimossi troppo poco frequentemente ed essi possono rendere la superficie bagnata
“particolarmente scivolosa aumentando di molto i rischi di perdita di controllo”. L’incidente di Linate ha portato in evidenza la drammatica necessità di proteggere le piste dalla possibilità di incursioni: “non è più rimandabile – scrive il comitato tecnico dell’Anpac – l’istallazione di sistemi
automatici di allarme in tutti i punti dove è possibile l’ingresso in pista da parte di automezzi o aerei”. A livello del servizio di controllo, in alcuni aeroporti minori “è addirittura mancante il servizio di controllo di torre”, mentre per gli aeroporti con maggior traffico come Fiumicino, Linate, Malpensa, Napoli, Catania, Palermo, Torino, Bologna, Venezia “è urgente l’implementazione di un servizio di controllo a terra che si occupi di gestire i movimenti anche nell’area di parcheggio (Apron Control)”. Il rapporto Anpac sullo stato degli scali ha preso in esame 36 principali aeroporti operativi al traffico passeggeri, più Albenga, Lampedusa e Pantelleria ritenuti comunque importanti
dall’Anpac.

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