Antonio Scipione eletto vice presidente dell’Ectaa

Il presidente di Fiavet Veneto punta sulla concertazione con l’Unione Europea

“E’ il frutto della validità della nostra linea politica in campo internazionale e delle capacità degli uomini che ci rappresentano”. E’ questo il commento del Presidente della Federazione italiana delle Agenzie di Viaggio, Antonio Tozzi, all’indomani della nomina dell’ing. Antonio Scipioni, presidente di Fiavet Veneto, alla vice presidenza dell’Ectaa, l’organizzazione che raggruppa le imprese di viaggio e turismo dell’Unione Europea. La nomina, avvenuta a Bucarest nel corso dell’Assemblea elettiva che l’organismo tiene a cadenza biennale, fa seguito a quella di Mario Bevacqua, consigliere d’onore della stessa federazione, eletto nel mese di febbraio alla vice presidenza dell’Uftaa, l’organizzazione mondiale delle Agenzie di Viaggio. Due riconoscimenti – si legge in un comunicato diffuso dalla Fiavet – che premiano non soltanto il valore professionale dei due rappresentanti Fiavet, ma che testimoniano anche che le proposte formulate dalla Federazione a livello internazionale per la soluzione delle problematiche che investono il mondo del turismo a livello generale e quello degli Agenti di Viaggio in particolare, sono tenute in forte considerazione dai partner continentali. Una considerazione questa evidenziata dallo stesso Scipioni, secondo il quale “la nomina rafforza il posizionamento della Fiavet nel contesto europeo e le permette di attuare una politica più incisiva per la risoluzione dei problemi che incombono sulle imprese di viaggio”.
Già responsabile del Dipartimento Studi e Strategie della Federazione, l’Ing. Scipioni non ha mancato, infine, di sottolineare come la designazione rappresenti un ulteriore stimolo ad impegnarsi direttamente e attivamente nelle politiche europee per evidenziare le esigenze della categoria e poterne riportare i frutti a livello nazionale. “Il settore turistico – ha detto Scipioni – assumendo sempre più rilevanza a livello mondiale, acquisterà un ruolo centrale nelle politiche economiche dell’Unione Europea ed è dunque necessario poter contribuire alla loro elaborazione e concertazione”.

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