Assotravel, si avvia a chiusura una stagione poco esaltante

Giannetti, le famiglie italiane hanno dovuto ridurre le vacanze

Tempo di primi bilanci per il settore del turismo, che da questo 2004 si aspettava un netto rilancio. ”La stagione estiva che ci stiamo lasciando alle spalle ci sta rivelando un andamento che sostanzialmente non possiamo definire negativo anche se è stato poco esaltante per tutti gli operatori del settore in termini di valore aggiunto”. Lo ha detto Andrea Riannetti, presidente Assotravel, nel commentare la stagione turistica estiva 2004. ”Innanzitutto – ha aggiunto Giannetti – va rilevata un’incongruenza numerica. Pur attestandosi la spesa turistica pro-capite sugli stessi livelli dell’ estate scorsa, le famiglie italiane nel 2004 hanno ridotto la loro permanenza in vacanza. Ciò è dovuto, soprattutto, alla stagnazione economica che attanaglia il nostro Paese, accompagnata da un generale clima di sfiducia dovuto anche alla tensione internazionale”. Altro fattore che, secondo Giannetti, contribuisce ad una
poco favorevole valutazione dell’ attuale stagione estiva è ”l’ estrema frammentazione e proliferazione delle imprese turistiche”. ”Se ciò – sostiene il presidente di Assotravel – da un lato può essere considerato come un segnale positivo di vitalità e dinamicità del mercato, dall’ altro ne sancisce la sua
fragilità soprattutto se paragonato ad altri sistemi. In questo senso ci auguriamo che presto il turismo italiano sia destinatario di quegli interventi strutturali che da più parti vengono invocati a gran voce per conferire slancio e competitività ad un settore che negli ultimi anni ha perso significative quote di mercato”. ”Quanto al turismo in uscita – conclude Giannetti – si
capisce come mai non riesca a conseguire risultati considerevoli pur potendo avvalersi di una moneta forte (tengono, comunque, le destinazioni considerate sicure quali Messico, Baleari, Tunisia). Quanto al turismo in entrata ad un bilancio positivo fatto registrare dalle città d’ arte italiane si contrappone
un’ evidente difficoltà del turismo balneare dovuta ad un’offerta che non riesce a riaffermarsi adeguatamente (soprattutto se paragonata ai competitors storici quali la Spagna e la Grecia e a quelli di nuova generazione quali la Croazia) forse anche a causa di una mancanza di organicità della promozione e
pubblicizzazione della stessa”. Questi temi saranno affrontati alla Conferenza sul Turismo di Genova del prossimo 20-21 settembre.

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