British Airways, bimbo italiano espulso dal Milano-Londra

Non voleva allacciarsi la cintura e il capitano lo ha fatto scendere con i nonni

E’ un brutto momento per le compagnie aeree di tutto il mondo. Il terrorismo, la crisi internazionale, il caro petrolio e la concorrenza agguerrita delle compagnie low cost. Se poi, però ci si mettono anche assistenti di volo e piloti impazienti, la situazione rischia davvero di precipitare. Un po quello che è successo domenica scorsa alla British Airways, che ha rimediato una figuraccia per il comportamento del personale di bordo del Milano-Londra. Qualche lacrima e un mezzo capriccio sono bastati a un bimbo italo-inglese di soli due anni per essere costretto a scendere da un aereo della British Airways assieme ai nonni milanesi. Motivo? Non voleva allacciare la cintura di sicurezza. La vicenda è emersa ieri pomeriggio dalle pagine dell’Evening Standard, il giornale pomeridiano di Londra, e risale a domenica, quando il povero Marcello Ferrand, figlio di una nota giornalista di moda e di un arredatore, ha dovuto abbandonare assieme ai suoi accompagnatori adulti un velivolo della BA in partenza alle 11:45 da Milano per la capitale britannica. Quando una hostess gli si è avvicinata con la cintura per bambini, il piccolo si
è rifugiato sotto il sedile e non ha voluto sentir ragioni. ”La polizia è salita a bordo, ha controllato i nostri passaporti e ci ha fatto scendere”, ha raccontato la nonna di Marcello, Mariella De Natale, 70 anni, ex caporedattrice del settore moda di Vogue Italia. ”Ho viaggiato in tutto il mondo e non sono mai stata trattata così. Il capitano ci ha detto che non era disposto a portarci a Londra. E’ stata un’esperienza terribile. Non acquisterò mai più un biglietto della British Airways”. La De Natale, che stava riportando il nipotino a casa assieme al marito Peter Van Schalwyck, ha sottolineato che la compagnia di bandiera britannica ha rifiutato di farli imbarcare su un volo successivo: i tre passeggeri hanno dovuto acquistare nuovi biglietti con l’Alitalia. ”Marcello era seduto tra me e Mariella”, ha riferito il nonno. ”Non riuscivamo a fargli allacciare la cintura. Sono arrivate tre hostess con fare minaccioso. Marcello si è spaventato e si è nascosto sotto il sedile. Aveva paura. Ha pianto un po, ma non ha fatto scenate”. Il bimbo si era recato in Italia con la madre, Margherita Gardella, vice direttrice della rivista Harpers and Queen, a Milano per seguire le sfilate di moda. La Gardella è poi partita per Parigi, lasciando ai nonni il compito di riportare il bambino a Londra. ”Ero all’aeroporto ad aspettarli”, ha raccontato il padre di Marcello, Nick Ferrand, titolare di uno studio di arredatori. ”Non riuscivo a capire cosa fosse successo. Non vedendoli
arrivare ho temuto il peggio. Marcello ha solo due anni e ogni tanto fa qualche capriccio, ma non più dei suoi coetanei. Alla fine sono stato informato che erano stati tutti obbligati a scendere. So che le linee aeree devono stare attente ma bandire una coppia anziana con un bambino mi sembra ridicolo”.
La compagnia britannica si è giustificata sottolineando che ”E’ importantissimo che tutti i passeggeri allaccino le cinture di sicurezza durante il decollo e l’atterraggio. In questo caso è stato il capitano a prendere la decisione dopo aver consultato gli accompagnatori adulti del bambino”. Complimenti per i metodi.

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