Catania, inopportuno l’affido del solarium ai privati

Confindustria: “C’è il rischio di violare le norme sulle concessioni demaniali”

Soluzione “né praticabile né opportuna”, quella di affidare ai privati da parte del comune di Catania la gestione dei solarium del lungomare di Ognina in project financing. Questa l’opinione espressa dalla sezione Turismo di Confindustria di Catania, coordinata da Salvo Zappalà, che in una lettera al sindaco Umberto Scapagnini, fa notare come “la facoltà che l’amministrazione intenderebbe concedere a terzi per la costruzione e la manutenzione delle piattaforme estive,
in cambio dell’autorizzazione ad affittare ombrelloni e sdraio, potrebbe determinare situazioni di illegittimità che violano le norme sulle concessioni demaniali”. Secondo Confindustria, “se la scelta di mettere a disposizione dei cittadini strutture per la balneazione, purché debitamente attrezzate e in grado di assicurare la norme minime sulla sicurezza dei bagnanti è legittima, l’ipotesi di project financing indicata, non solo crea condizioni di disparità rispetto alle altre strutture di balneazione, ma potrebbe risultare contraria alle disposizioni di legge in materia di demanio marittimo. Questo perché si darebbe il via a licenze ed autorizzazioni improprie su superfici non destinabili ad uso commerciale e quindi soggette, eventualmente, a canoni demaniali agevolati”. A questo punto diventa improrogabile, per Confindustria, “un confronto tra amministrazione e forze imprenditoriali, in una materia complessa che investe le tematiche dei canoni demaniali e la facoltà dei comuni in tema di subconcessioni”.

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