La qualità dell’offerta regionale di cibi e bevande ha contribuito alla ripresa del turismo in Italia nel 2006. Lo dimostra il fatto che per oltre i due terzi (68%) dei vacanzieri lo ‘shopping del gusto’ è tra i fattori di scelta di una destinazione. E’ quanto è emerso al Forum sulle vacanze Made in Italy della Coldiretti sulla base dei dati dell’Osservatorio internazionale del turismo enogastronomico che può contare in Italia su un patrimonio di prodotti che ha superato i 20 miliardi di euro in valore e che registra primati mondiali nei vini, nei prodotti a denominazione di origine e nelle specialità tradizionali. La Coldiretti precisa che ‘La vacanza Made in Italy nel piatto’ è l’unica nel mondo a poter offrire 155 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop/Igp), 357 vini a denominazione Doc/Docg e 4100 prodotti tradizionali. “La vacanza enogastronomica – ha affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni – è l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama non esaltante dell’offerta turistica nazionale. Per rilanciare la vacanza Made in Italy – ha concluso Bedoni – bisogna rispondere alle nuove domande di qualità come la voglia di riscoprire il gusto di mangiare tipico e di accoppiare i piaceri della vacanza a quelli del mangiare sano”. In Sicilia sono 15 i prodotti a marchio Dop e Igp, 21 i vini con marchio Doc e Docg e 239 i prodotti tradizionali. Dai dati raccolti nel primo rapporto Coldiretti-Agri2000, viene fuori che in Sicilia sono quattromila le aziende con vendita diretta, numero che equipara l’isola all’Emilia Romagna. In questo dato le due regioni sono superate solo da Toscana, Lombardia e Abruzzo. La ricerca evidenzia anche che su un totale di 60 comuni, sono 2 quelli siciliani “Bio”. Nell’Isola si contano, inoltre, 44 città del vino e 14 città dell’olio.