Compagnie aeree Usa, persi 275 Mln per passeggeri soprappeso

L’obesità, con il caro-petrolio, è un problema serio: spesi 350 mln di galloni in più

275 milioni di dollari. E’ quanto le compagnie aeree americane hanno dovuto pagare nel 2000 per far volare gli americani soprappeso. E’ quanto sostiene uno studio del Centro federale per il controllo e la prevenzione delle malattie che punta il dito contro gli americani sovrappeso. In base al rapporto, pubblicato
sull’American Journal of Preventive Medicine, negli anni Novanta il peso degli americani è aumentato di 4,5 chili che per le compagnie aeree si è tradotto in tonnellate di peso e carburante in più. In particolare, i chili di troppo hanno costretto le compagnie aeree a spendere 275 milioni di dollari nel 2000 per
l’acquisto di 350 milioni di galloni in più di carburante. ”L’obesità provoca conseguenze che vanno al di là di quelle che riguardano la salute”, ha sottolineato il dr. Deron Burton del Centro per il controllo delle malattie di Atlanta. E ha precisato: ”Le statistiche sono state fatte calcolando quanto carburante in più le compagnie aeree debbano utilizzare a causa dei 10 chili di troppo di ogni passeggero obeso”. Il carburante extra ha avuto anche un impatto sull’ambiente in quanto – sempre secondo lo studio – sono state scaricate 3,8
milioni di tonnellate di diossido di carbonio in più nell’aria. Ma quello che preoccupa maggiormente le compagnie aeree sono le perdite registrate negli ultimi anni in parte dovute appunto all’elevato costo del carburante. Un risultato che ha spinto i vettori ad alleggerire in qualsiasi modo il carico su ogni aereo: rimpiazzando le posate di alluminio con quelle di plastica, eliminando il peso delle riviste gratuite su ogni volo e sostituendo il materiale dei sedili con parti rigorosamente ”light”. Quella dell’obesità in America e’ una piaga che colpisce il 65 per cento dei cittadini, secondo l’ultimo sondaggio effettuato dal centro di Atlanta. Solo nel 2000, oltre 400 mila morti sono state attribuite alla malattia, un aumento del 33 per cento rispetto al 1990. Se il trend dovesse continuare, avvertono i medici, l’obesità rischia di diventare la causa numero 1 dei decessi negli Usa, e anche la prima causa di fallimento delle compagnie aeree.

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