Convention Kenobi/2: L’Egitto punta a raggiungere 10 milioni di turisti l’anno

Il presidente dell’Egyptian Tourism Promotion Authority punta su incentivi e sicurezza

“L’Egitto punta a raggiungere nel breve periodo 10 milioni di turisti l’anno”, anche grazie alla collaborazione con i Paesi europei. Lo ha detto il Presidente Ente Promozione Turismo egiziano e vice ministro del Turismo, Amed Al Kamed intervenendo a Sharm el Sheikh, con al seguito 40 giornalisti della stampa internazionale, all’annuale convention organizzata dal tour operator Kenobi Club presso il Domina Coral Bay Village & Resort. “Grazie alla collaborazione con i Paesi europei – ha spiegato il vice ministro – e alla crescita di altre destinazioni guardiamo con ottimismo al prossimo futuro. Nei prossimi anni ci saranno nuove stanze d’albergo, verranno sviluppate nuove aree del territorio e saranno potenziate le infrastrutture. Nel breve periodo intendiamo sviluppare ulteriormente le destinazioni del Mar Rosso, sia per quel che riguarda la penisola del Sinai che la parte africana. Mentre Marsa Alam continuerà a crescere, crediamo nello sviluppo dell’area compresa fra Sharm el Sheikh e Nuweiba e sulla zona a sud del canale di Suez. Nel lungo periodo intendiamo sviluppare la costa nord del mar Mediterraneo, con Marsa Matrouh ed El Alamein che diventeranno due prestigiosi Resort Centre”. Una ulteriore crescita che passa anche dagli incentivi agli imprenditori stranieri, a cominciare dagli italiani. “Abbiamo redatto nuovi pacchetti di incentivi per gli imprenditori che intendono investire in Egitto. Innanzitutto la manodopera è estremamente competitiva, perché ha i costi più bassi dell’intera regione euromediterranea. E poi per chi investe, abbiamo previsto delle Tax Holiday, da 5 e in certi casi anche da 10 anni, che incentiveranno ulteriormente gli imprenditori stranieri”. E che l’Egitto continui a mantenere il suo appeal, nonostante le tensioni internazionali, lo confermano sia i numeri di Kenobi Club, che, con voli diretti Meridiana dalla Sicilia e dalla Sardegna, nel 2004 ha trasportato 15.000 turisti su Sharm el Sheikh, sia il Domina Coral Bay, il resort più grande del Medio Oriente (1384 camere), in overbooking all’inizio della scorsa settimana. “Dopo i fatti di Taba – spiega il vice console onorario italiano in Egitto, Faiza Farid Ahmed Frigido – chi aveva prenotato è arrivato comunque, mentre chi non ha ancora prenotato sta aspettando l’importante meeting tra i Capi di Stato che si terrà proprio a Sharm il 23 novembre. Anche quest’anno l’Italia si confermerà il primo Paese per flussi turistici, con un importante e ulteriore crescita. Fino ad agosto gli italiani che sono venuti in Egitto sono stati 790 mila, è tornato su buoni livelli il traffico sul Nilo e anche il tour delle Oasi, nonostante sia ancora poco pubblicizzato, è andato bene. E per il futuro stiamo lavorando sull’aspetto culturale. Fra due anni a Sharm ci sarà un Museo con pezzi originali, una grande biblioteca e opere di grande richiamo. Abbiamo intenzione di portare l’Aida, i concerti dell’Opera del Cairo e l’Orchestra di Venezia, in collaborazione con l’Istituto di cultura italo-egiziano”.

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