Dubai, arrivi italiani raddoppiati dal 2000 a oggi

Da villaggio di pescatori di perle a Disneyland degli Emirati Arabi

A Dubai dal 2000 ad oggi la clientela turistica italiana è più che raddoppiata. Complici il clima caldo tutto l’anno, le spiagge bianche, lambite da un mare turchese e balneabile da marzo a novembre, l’emirato ha catturato gli italiani anche grazie a un’offerta turistica molto ampia.
Se si è appassionati di diving, ad esempio, Dubai offre molti centri sub, con possibilità di noleggio dell’attrezzatura. A breve, poi, verrà ultimata la realizzazione, nei pressi di The Palm Jumeirah, di un’area dedicata alle immersioni “Dive Experience”, con quattro aree a tema: Snorkel’s Cove, The Lost City, Dives of the World e Spearfishing Area. E a conferma della vocazione marina della zona, tra ottobre 2006 e aprile 2007 arriveranno nel porto di Dubi 50 navi da crociera, per un totale di circa 65.000 passeggeri. Chi desidera un’emozione in più, sorprendente se si considera che ci si trova in una zona desertica, può lanciarsi, sci ai piedi, su una pista da sci ricostruita, all’interno di un grosso tunnel, in uno dei più grandi centri commerciali del mondo “Mall of the Emirates”, sorto due anni fa. Chi, invece, ama mandare in rosso la sua carta di credito potrà dedicarsi allo shopping più sfrenato durante il Dubai Shopping Festival, che si svolge ogni anno da dicembre a febbraio, attirati da prezzi irrinunciabili e da spettacoli di ogni genere, che vanno dalle corse di cavalli ai concerti agli spettacoli di strada. Chi vuole ritrovare, invece, le tracce dell’antico passato, quando Dubai era solo un piccolo villaggio di pescatori di perle, potrà recarsi nel vecchio quartiere di Bastkiya, dove ancora oggi è possibile vedere le abitazioni tradizionali, riunite intorno ad un cortile centrale e costruite con tecniche particolari, che consentivano una ventilazione naturale durante la torrida estate desertica.

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