Ecotur, presentato il Primo Rapporto nazionale sul Turismo Natura

Il 3,7% dei 35 milioni di stranieri sceglie l’Italia per Ambiente e Natura

Ogni anno il nostro Paese è visitato da circa 35 milioni di turisti stranieri. Di questi, 1.265.483, stando ai dati relativi al 2001, pari al 3,7% degli arrivi globali, hanno scelto l´Italia per l´ambiente e la natura. E´ quanto emerge dal 1° Rapporto sul Turismo Natura presentato oggi a Montesilvano (PE) nel corso della XIII edizione di Ecotur. Il Rapporto è stato curato dall´Osservatorio Permanente, costituitosi quest´anno nell´ambito dell´annuale borsa turistica dedicata a questo particolare segmento dei viaggi-vacanza, il cui Comitato Tecnico Scientifico è costituito dall´Ufficio Studi dell´Enit, dal Servizio Sviluppo del Turismo della Regione Abruzzo, da Federparchi e dall´Università dell´Aquila (Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici di Sulmona).
“Attualmente – ha detto il Presidente della manifestazione, Enzo Giammarino – si sta sviluppando un tipo di turismo non convenzionale orientato verso paesi e zone rurali assolutamente nuove con sempre maggiore coinvolgimento della popolazione locale nella fornitura dei servizi e nella riconversione di quelle infrastrutture già presenti sul territorio. In questo ambito – ha continuato Giammarino – assume sempre più importanza il concetto di ambiente, nel senso più ampio della parola, il cui rispetto porta solo benefici economici per il paese ospitante, indipendente dal fatto che si tratti solo di turismo passivo, come la contemplazione di paesaggi, oppure che si tratti di turismo attivo come escursioni, sport od altro. Per questo abbiamo sentito l´esigenza di dar vita ad un documento che allarghi il campo della ricerca e che definisca i contorni del Turismo Natura ed il suo peso nell´ambito di un sistema di primaria importanza per l´economia del nostro Paese”.
Dello stesso tenore l´intervento del Direttore Generale dell´Enit, Piergiorgio Togni, secondo cui “in un momento particolare per l´intero settore, colpito da calamità ed eventi straordinari, se vogliamo crescere e restare competitivi, occorre puntare sull´ambiente, migliorando ogni suo aspetto, dalla ricettività alla formazione del personale”.
Numerosi e di estrema rilevanza i dati emersi, primo fra tutti quello che vuole l´Italia dotata di un sistema di Parchi, di aree protette, di oasi e di riserve di grande attrattiva turistica, che interessa oltre il 10% del territorio nazionale, visitato ogni anno da non meno di 10 milioni di turisti dei quali, come detto, circa il 12% costituito da visitatori stranieri. Di questi, 1.200.000 sono tedeschi, 90 mila francesi, 66 mila svizzeri, 61 mila austriaci, 58 mila inglesi e 53 mila olandesi. Interessati al turismo natura sono anche i cittadini dell´Europa dell´Est, tra i quali al primo posto figurano i polacchi con una percentuale abbastanza rilevante (3%) rispetto al numero complessivo di turisti interessati (circa 16 mila). Le presenze complessive sono quasi 6 milioni e mezzo, per una permanenza media complessiva di 5 giorni.
Fra le Regioni italiane più frequentate, al primo posto assoluto, con quasi 500 mila arrivi, figura l´Alto Adige, seguita da Emilia Romagna, Veneto, Sardegna, Lombardia, Toscana e Puglia. Dati piuttosto contrastanti emergono, invece, dal confronto tra la distribuzione regionale delle richieste di informazioni sui parchi italiani e la programmazione da parte dei Tour Operator nei paesi nord europei. Da un lato vengono in rilievo regioni (Piemonte, Lombardia, lo stesso Trentino, Umbria e Campania) che presentano una programmazione più alta rispetto alla richiesta, dall´altro abbiamo regioni (Liguria, Toscana e Sicilia) il cui rapporto è inversamente proporzionale. Solo l´Abruzzo, fra le regioni a più alta percentuale di richieste, presenta un rapporto sostanzialmente equilibrato (17,7% contro il 17,2%).
Molto interessanti sono anche i dati relativi alle strutture ricettive richieste dai turisti dei parchi. Gli alberghi/pensioni rappresentano di gran lunga la soluzione ricettiva preferita con il 48,2% seguiti dagli appartamenti/case private con il 21,2%, i campeggi con il 9%, i b&b con il 6,6%, i camper con il 6,3% e altre strutture con l´8,7%. I tempi di permanenza variano da un giorno (67,3%) ad una settimana (13,8%): le percentuali di chi si ferma per almeno tre giorni o che prolungano il soggiorno per più di una settimana scendono rispettivamente a 10,2% e 8,7%.
L´analisi della provenienza evidenzia, infine, che nella stragrande maggioranza dei casi (81,5%) essa è italiana, mentre solo nel 15,5% è di origine europea e per il 3% di provenienza mondiale.

editore:

This website uses cookies.