Enit, previsto boom di russi e cinesi

Togni, gli Stati Uniti sono un mercato da dimenticare

”Con l’ accordo siglato oggi tra Farnesina ed Enit per sveltire le procedure sui visti, spero che il flusso turistico dalla Russia possa aumentare del 40%”. Questa la previsione fatta da Piergiorgio Togni, direttore generale dell’Enit, nel suo intervento, ieri, alla Conferenza regionale del turismo. ”Verranno assunte una cinquantina di persone – ha aggiunto Togni – da distaccare nei vari consolati. Oggi i visti sono contingentati ed è per questo che i tour operator non organizzano un numero maggiore di charter”. Togni ha sottolineato l’importanza del rafforzamento del personale nei consolati anche rispetto alla Cina. ”E’ vicino il riconoscimento da parte della Cina dei Paesi Schengen come destinazione turistica, e questo significa aprire le porte a 150 milioni di ricchi cinesi che vogliono venire in Europa”. Notizie molto importanti soprattutto di fronte al crollo del turismo statunitense (che Togni ha definito ‘un mercato da dimenticare’, con un calo annunciato del 40-50%) e di fronte a un’Europa pure in calo, ma ”in cui la situazione è sotto controllo”. ”Il turismo organizzato va male – ha aggiunto il direttore dell’Enit – Per esempio quello tedesco è sotto del 20-30% rispetto all’anno scorso. E’ un errore pensare che il 70-80% del mercato sia costituto da turismo individuale. Sono i tour operator, grandi o piccoli, che fanno tendenza, e quindi occorre fare azioni di co-marketing con loro”.

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