Federviaggio: viaggi nozze gay nuovo settore per turismo italiano

Un convegno sul valore economico del segmento durante ‘Expo turismo gay’ nell’ambito di No Frills

Potrebbero essere i viaggi di nozze dei viaggiatori gay il nuovo settore su cui potrebbe scommetere il turismo italiano secondo quanto ha dichiarato Alberto Corti direttore Federviaggio nel corso del convegno "Viaggi di nozze, l'evoluzione dell'offerta turistica per il mercato gay & lesbian" che si è svolto nell'ambito di 'Expo turismo gay', nella cornice di 'No Frills' a Bergamo.
"L'Italia accoglie ogni anno 40 milioni di turisti – ha sottolineato il direttore di Federviaggio – di questi il 50% proviene da Paesi dove ci sono formule di riconoscimento delle unioni gay come la Germania e la Gran Bretagna, e visto che noi siamo la destinazione al top nell'immaginario mondiale di viaggio con l'80% delle preferenze, i viaggi di nozze gay potrebbero diventare un'enorme opportunità". 
"La spesa media di una celebrazione matrimoniale all'estero – ha detto Alessio Virgili, ambasciatore italiano di Iglta, associazione di viaggiatori gay – si aggira sui 5 mila euro, ma se a questa si aggiunge il viaggio di nozze e il soggiorno di amici e parenti si arriva anche a 20mila euro".
Per il giornalista Alessandro Cecchi Paone "gli operatori turistici dovrebbero proporre l'Italia quale destinazione romantica per tutti, come è sempre stato nell'immaginario collettivo, evitando di proseguire con le enclavi per i gay in Versilia".
In Italia sono 7 mila le agenzie di viaggio che vendono prodotti turistici gay e per il 95% di queste il segmento gay equivale al 10% del fatturato. I clienti gay spendono tra i 1.500 e 2.500 euro a persona e comprano soggiorni da una o due settimane.

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