Finite le feste crollano le prenotazioni

Il buon andamento di Natale e Capodanno ha mascherato la crisi

Con Natale e Capodanno il turismo ha avuto una boccata d’ossigeno ma già dal 10 gennaio le prenotazioni sia nelle località italiane che per l’estero crollano verticalmente e questo dato costituisce certamente un motivo di preoccupazione per gli operatori turistici. ”Il dicembre 2003 rispetto allo stesso mese dello scorso anno – spiega Alberto Corti, direttore di Astoi, associazione di
tour operator – si attesta con un + 4-5% anche se il fatturato non è aumentato alla stessa misura dal momento che i prezzi offerti dai tour operator sono scesi sensibilmente”. In particolare, se alcune destinazioni d’Europa hanno segnato il passo, altre sono andate molto bene: il Mar Rosso è stato premiato con un +10%, gli Stati Uniti con addirittura il +50%, anche grazie all’euro forte, bene anche il Sudafrica, le Madive e i Caraibi; in ripresa anche l’Australia, stroncata, nei mesi scorsi, dal timore Sars. Molto bene in Italia sono andate anche le località montane, soprattutto quelle alpine, e alcune località di mare, come la riviera romagnola, che si sono riempite di turisti per la fine dell’anno. Tuttavia anche per la montagna c’e’ chi fa notare che il turismo tenda ad essere sempre più italiano e sempre meno straniero, ”la concorrenza è globale – spiega il presidente di Assosturismo-Confesercenti, Claudio Albonetti – e sarebbe utile fare una seria riflessione su questo fenomeno”. Continuano poi a segnare il passo le città d’arte, che soffrono anche per l’allarme terrorismo. ”Questo timore – spiega Massuni Bettoia, presidente dell’Ente bilaterale per il turismo – sposta fuori Roma i flussi turistici, tanto che la provincia registra tassi di turisti in costante crescita. La tendenza, che già si era manifestata prima dell’11 settembre, si è rafforzata negli ultimi mesi. Nella capitale, poi, il problema per gli albergatori è stato accentuato dall’aumento, a dismisura, del numero dei posti letto disponibili”. Ad incidere negativamente, soprattutto per gli alberghi di fascia alta, a quattro e cinque stelle, è stato il crollo nell’arrivo di stranieri in Italia, principalmente di americani, giapponesi e tedeschi. Complessivamente, secondo i dati di Astoi, le città d’arte segnalano un -15%, con alcune, rarissime eccezioni che hanno perdite più contenute, come Firenze (-5%). Anche dalla Fiavet, confermano le previsioni che erano state formulate prima delle vacanze: l’85% degli italiani ha trascorso le ferie nella Penisola e il 55% dei vacanzieri ha scelto la montagna mentre il 15% ha preferito l’estero. ”Certo – commenta Antonio Tozzi, presidente della Fiavet – il turismo continua a segnare uno stop and go: noi ci auguriamo che con la ripresa economica possa ridecollare anche il nostro settore”. A gettare un’ombra sulle previsioni degli operatori, oltre al timore terrorismo, è intervenuto proprio sabato anche l’incidente aereo avvenuto nei cieli sopra il Mar Rosso, costato la vita a 148 persone e c’è chi riflette sul problema sicurezza. ”Ormai
– osserva Albonetti – sulle tratte a media distanza si vola a
costi irrisori: è vero che vi sono politiche di sostegno al
trasporto ma alla lunga si incide sulla sicurezza. Certo
abbiamo superato l’11 settembre, supereremo anche l’incidente di
ieri. Si tratta però di episodi che non fanno di certo bene al turismo, così come non giova l’aria, legata al timore
attentati, che si respira negli aeroporti”. ”Anche le vacanze last minute – prosegue Albonetti – se danno il vantaggio di prezzi appetibili, vanificano una seria
programmazione. Per questo credo che il last minute vada
contingentato”. Il direttore di Astoi, Alberto Corti, sostiene che ”allo stato attuale non abbiamo registrato disdette per l’area del Mar Rosso. Si è trattato comunque di una tragica fatalità; è stata esclusa ogni ipotesi terroristica e l’apparecchio non era vecchio: i Boeing 737 sono gli stessi in dotazione di grandi compagnie, sono aeromobili affidabili”. Il presidente di Fiavet Antonio Tozzi e il presidente di Assotravel Andrea Giannetti non escludono che l’incidente di ieri causi ripercussioni emotive e grandi paure nell’immaginario dei clienti delle agenzie di viaggio e dei tour operator, ”ma è anche vero – ammettono – che con facilità le persone superano il fatto e riprendono a viaggiare”.

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