Un viaggio attraverso 10 realtà virtuose che raccontano l’Italia dei piccoli borghi, che stanno scommettendo sui ‘nuovi’ servizi per i cittadini. A raccontare queste storie è Legambiente che le ha riunite nel report ‘Scatti di futuro. Viaggio nell’Italia dei piccoli comuni che innova’, presentato in vista della XV edizione di ‘Voler Bene all’Italia’ (dal 2 al 3 giugno con eventi in tutto il Paese).
“Con il report “Scatti di futuro” – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – abbiamo voluto raccogliere alcune delle storie virtuose della nostra Penisola che ben raccontano quei segnali di cambiamento che sono in corso nei piccoli comuni e che abbiamo registrato, anno dopo anno, nelle diverse edizioni di “Voler bene all’Italia”. Vogliamo riportare ancora una volta l’attenzione sulle grande potenzialità dei borghi italiani, luoghi di storia, cultura e tradizione, ma anche culle di innovazione sociale e laboratori di futuro”.
Legambiente lancia contemporaneamente un appello, al capo dello Stato, per il rispetto dei tempi di approvazione dei decreti attuativi previsti dalla legge e lo stanziamento di maggiori risorse. Per Ermete Realacci, presidente di Symbola, “c’è ancora molto da fare per la piena applicazione di questo provvedimento”.
Tra gli esempi virtuosi, il fotovoltaico nel parco del Pollino a San Lorenzo Bellizzi (Cs), in un paesino di 660 abitanti; l’accoglienza diffusa nelle Dolomiti con il recupero dei borghi spopolati, oppure l’esperienza nel cuore del Sannio, a Castelpoto, in provincia di Benevento, per un territorio “a esclusione zero”, con le case vuote che trovano nuovi inquilini. C’è poi quello che accade a Candidoni (Rc), 400 abitanti, con una fattoria esempio di economia circolare; la sfida per il recupero delle terre abbandonate a Melpignano (Le). Ed ancora in Toscana a Montieri (Gr), dove dal 2015 si vendono case al prezzo di un caffè; a Parto Carnico in Val Pesarina, provincia di Udine, la riscoperta di una zona montana con forte spopolamento; e poi esempi di didattica innovativa e architettura eco-sostenibile (a Capolona, in provincia di Arezzo, e in provincia di Ascoli Piceno l’Ecomuseo della Valle dell’Aso; e a Brugusio, in Alto Adige, la ristrutturazione e l’ampliamento della scuola professionale per l’agricoltura).
“Questi esempi – sostiene Legambiente – lasciano ben sperare e dimostrano come già molti piccoli Comuni (sono 5.585, 54% del territorio nazionale, 17% della popolazione) si siano mossi autonomamente lavorando sulle linee di intervento, previste dalla legge ‘Salva Borghi’ approvata nel 2017 che prevede fino al 2023 un fondo di 100 milioni per lo sviluppo strutturale, economico e sociale a favore di questi piccoli centri”.