Il Sud Italia incanta i giapponesi

Diminuiscono i turisti in serie e le visite nelle grandi città

Il turista giapponese cambia pelle. Secondo i risultati relativi al periodo compreso tra aprile 2005 e marzo 2006 sembra che il turista del Sol Levante non sia solo quello che viaggia in gregge e visiti solo le città più famose con un pullman. Oggi i famosi turisti in serie scendono al di sotto del 40% del totale degli arrivi, mentre si assiste a una rapida crescita di quelli fai-da-te o che scelgono tour specifici al di fuori dei soliti giri turistici. E qui spunta la sorpresa: i “nuovi” turisti rimangono incantati dalle città del Sud Italia, che risultano essere tra le preferite anche per il contatto caldo e umano che da sempre e contraddistingue. Il nuovo profilo dei turisti giapponesi cerca l’autenticità e l’originalità sul territorio, arte e cultura, enogastronomia e prodotti tipici. D’altro canto l’Italia si conferma prima meta turistica in Europa anche se i dati degli arrivi dal Giappone tradiscono la realtà. Moltissimi giapponesi, infatti, scendono a Francoforte, Zurigo, Parigi o Londra e poi entrano come passeggeri Ue e quindi non vengono registrati. Per avere dati più certi, allora, meglio prendere in considerazione le statistiche italiane sulle entrate valutarie che lo scorso anno si attestavano intorno ad una spesa media di 570 euro al giorno, e dei pernottamenti, stimati nel 2005 in oltre 4 milioni, perlopiù di classe superiore (dalla terza categoria in su).

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