Il turismo congressuale si scopre in salute

Nei primi sei mesi del 2004 registrato un +17% di incontri e +13% di presenze

A fronte di un calo del 6% del turismo in Italia, soprattutto estivo, il 2004 ha registrato un buon aumento di quello congressuale, con il 17% in più di incontri, pari a un 13% di presenze in più nel primo semestre. E’ uno dei dati emersi oggi a Torino alla presentazione di ”Torinopalco”, una pubblicazione realizzata da un gruppo di imprenditori per lanciare Torino in questo settore.
L’ incontro si è svolto, non a caso, al Meridien Art + Tech, l’ ultimo albergo (5 stelle lusso) nato a Torino dentro il Lingotto, cuore di quella città in via di profonda trasformazione e luogo deputato a ospitare grandi fiere. Per quanto riguarda i dati nazionali sul turismo congressuale, la crescita riguarda tutto il paese: prima dell’ 11 settembre (anno spartiacque in tutto il mondo per quanto riguarda il turismo e pure quello congressuale) questo settore aveva un fatturato di circa 6 mila milioni di euro. Dopo l’ 11 settembre si è scesi a
4.500 e ora si sta assistendo ad una versione di tendenza, soprattutto in realtà che presentano caratteri di innovazione, come Torino. L’ Italia è il sesto paese al mondo e il turismo congressuale rappresenta un terzo del budget turistico totale nazionale. Questo ha spinto alcuni imprenditori torinesi, tra cui lo stampatore Canale, leader in Italia e in Europa per la stampa di pubblicazioni di pregio, a creare ”Torinopalco” destinato, in 25 mila copie, a tutte le testate specializzate e alla associazioni che si occupano di congressi, e, presto, tradotto in inglese, al mercato estero. Nel 2005 ne usciranno tre nuove edizioni per lanciare lo slogan ”Torino palcoscenico”. ”Vogliamo dare un’ idea di una città in affitto – ha spiegato Besso Corsero – una città-location, una metropoli che tu puoi affittare per farci ciò che vuoi, girarci un film, organizzare un congresso, una mega festa. Gli Agnelli hanno affittato la Mole Antonelliana-Museo del Cinema per la loro festa di matrimonio – ha aggiunto – ma la Mole ci è stata richiesta da molti altri. Così il Teatro Regio, il Lingotto. Dopo le Olimpiadi avremo delle strutture spettacolari, futuriste, confortevoli e di grandissimo valore architettonico che potranno interessare molti e non solo per i congressi. Il Torino Convention Bureau, l’ ufficio nato nel 2000 proprio per puntare sul turismo congressuale, sta raccogliendo i primi
frutti. ”Stiamo valutando oltre 40 richieste di candidature congressuali provenienti da tutto il mondo”, ha spiegato Livio Besso Cordero, presidente del Tcb, che ha ricordato la necessità di sfruttare a dovere l’ occasione delle Olimpiadi invernali del 2006.

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