Nasce l’Ancof, l’associazione dei comuni feudali

Un consorzio per contrastare il depauperamento dei centri che rischiano di scomparire

Il 30 per cento di ottomila piccoli paesi italiani, entro i prossimi dieci anni, è destinato a scomparire ed è stato calcolato che in Sicilia questa percentuale è doppia: sono oltre 250, e cioè il 62,3 per cento, i Comuni (quelli tra 800 e 3.000 abitanti) destinati a essere cancellati, insieme alla loro storia secolare, da disoccupazione e assenza di servizi sociali. L’allarme è stato lanciato da una recentissima ricerca di Confcommercio e Legambiente, spingendo in Sicilia alcuni amministratori, amanti delle tradizioni ed esponenti di famiglie aristocratiche, a unirsi per fondare l’Ancof, l’Associazione nazionale Comuni feudali, con l’obiettivo di preservare gli antichi splendori delle piccole municipalità che risalgono, appunto, all’epoca feudale. L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi a Catania, nel sontuoso palazzo Biscari, da Francesco Alliata, principe di Villafranca,presidente dell’Ancof che ha illustrato il suo progetto di rivitalizzazione turistica degli antichi comuni feudali, realizzato con «Thesauron.com» una società del gruppo Franza di Messina

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