Più della metà delle Regioni ricorrono alla Consulta contro riforma Enit

Paolini, viola le autonomie locali senza trasferire fondi

Piu’ della meta’ delle Regioni
italiane dicono no all’articolo 12 della legge sul Turismo
(80/2005) che istituisce l’Agenzia nazionale.
E’ quanto stabilito dagli assessori di dodici regioni, dalla
Sardegna alla Toscana, dalla Puglia alla Lombardia, riuniti ieri a Roma
in occasione della prima Commissione degli assessori del settore. A coordinare la commissione il vice presidente della
Giunta abruzzese, Enrico Paolini, il quale ha annunciato che
”molte Regioni, sia di destra che di sinistra, aderiranno al
ricorso alla Corte Costituzionale presentato ieri dalla Regione
Toscana contro questo articolo”.
Tre le motivazioni del giudizio contrario sancito da un
documento finale della commissione votato all’unanimita’: la
violazione della competenza esclusiva delle Regioni in materia
di turismo riconosciuta dalla Costituzione, la non chiarezza del
ruolo dell’Agenzia del turismo e la mancanza di fondi stanziati.
”La riforma Enit e’ inaccettabile – spiega Paolini – perche’
i finanziamenti sono insufficienti per sostenere tutte le leggi
sul turismo. Inoltre l’articolo stabilisce un nuovo centralismo
contrario alle indicazioni costituzionali sulle autonomie
locali. Per questo – conclude Paolini – esprimiamo unanime
malcontento e dissenso”.
A settembre, fa sapere Paolini, presso la sede romana della
Regione Abruzzo, si riuniranno di nuovo tutti gli assessori
regionali al Turismo per un seminario-conferenza che sara’
concluso da Vasco Errani, presidente della Conferenza delle
Regioni. L’incontro avra’ lo scopo di lanciare al governo
proposte e alternative al contestato articolo 12.

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