Riunione a Roma del Consiglio Fiavet Sicilia/2

Il Vice presidente Cassarà: “Sì alle tratte sociali, ma devono sviluppare il movimento turistico”

“L’attivazione delle tratte sociali deve inevitabilmente coinvolgere il movimento turistico, se non tiriamo in ballo i gruppi per sviluppare l’incoming e l’outgoing forse non avremo ottenuto nulla”. Lo ha detto, ieri sera, al Consiglio regionale della Fiavet Sicilia, riunito nella sede romana, alla presenza di Filiberto Manno, presidente di Fiavet Sicilia, il Vice presidente nazionale di Fiavet Giuseppe Cassarà. Nel corso dell’incontro, oltre a parlare di queste nuove tratte sociali che permetteranno secondo i programmi dall’assessore regionale al Turismo Francesco Cascio di raggiungere quattro città italiane da Palermo e Catania a basso costo (una tratta è Palermo-Trieste), Cassarà si è soffermato sul fatto che la prossima settimana è previsto un nuovo incontro fra i vertici nazionali di Fiavet e i Ministri delle Attività Produttive e delle Finanze per capire effettivamente cosa e come il Governo centrale può intervenire per dare una mano agli agenti e operatori del turismo che, dopo la crisi dell’11 settembre scorso, stanno attraversando un periodo davvero nero, con il rischio di licenziamento di parecchi dipendenti, oltre alle gravi perdite economiche. Cassarà ha anche spiegato i provvedimenti (POR) in favore delle aziende turistiche previsti dalla Regione. “Non è possibile – ha osservato Cassarà – una graduatoria unica che metta insieme agenzie di viaggio e grandi alberghi, non è possibile avere lo stesso rango di nobiltà nella legge e un altro rango nella graduatoria. Per una concorrenza reale occorrono graduatorie separate fra agenzie e alberghi. Questo lo faremo presente all’assessore regionale Cascio affinché rifletta appunto sull’opportunità di fare due diverse graduatorie per ottenere i benefici economici”. Ma Cassarà ha anche puntato il dito contro il testo del ddl sul turismo che si occuperebbe, sempre secondo Cassarà, “dell’istituzione dell’Agenzia regionale per la promozione e la commercializzazione del turismo siciliano, ma che non prende in considerazione una presenza di operatori del settore. Un’Agenzia non si può fare senza un CdA, non si può fare senza l’apporto dei privati che di turismo si occupano ogni giorno. La prima cosa che manca in questa legge è la programmazione del territorio, bisogna vigilare perchè gli strumenti di legge che avremo determineranno la vita delle nostre aziende forse per i prossimi venti, trent’anni”.

editore:

This website uses cookies.