Sars: Iata, sugli aerei aria pulita

Bisignani: “l’aria a bordo dei velivoli commerciali ha la purezza di una sala operatoria”

La possibilità di contrarre la polmonite atipica in aereo è estremamente ridotta: l’aria a bordo dei velivoli commerciali ha infatti ”la purezza di una
sala operatoria”. Lo ha assicurato lunedì a Ginevra il Direttore generale della Associazione internazionale per il trasporto aereo (Iata), Giovanni Bisignani, insistendo peraltro sull’impatto disastroso dell’epidemia di Sars per le compagnie aeree. Nel 2003, le perdite del trasporto aereo potrebbero raggiungere i 10 miliardi di dollari, ha lamentato. L’Oms ha sconsigliato i viaggi in alcune regioni asiatiche colpite dall’epidemia, la gente esita a salire a bordo di un aereo temendo di respirare aria contaminata dal virus. Ma, per la Iata, ”un solo dato illustra la dimensione esatta del problema: le compagnie aeree – ha detto Bisignani – hanno trasportato negli ultimi due mesi oltre 200 milioni di passeggeri e tra questi si sono verificati solo cinque probabili casi di Sars”. Il sistema di ventilazione fornisce infatti aria pura equivalente a quella raccomandata per una sala per le terapie intensive e – in una nota comune – Iata ed Oms affermano che il rischio di contago in aereo è molto ridotto. ”I provvedimenti di controllo adottati nei Paesi colpiti come la Cina o Hong Kong sono inoltre efficaci”, ha insistito Bisignani. Dall’entrata in vigore di misure di controllo dei viaggiatori nessun caso sospetto di Sars a bordo è stato segnalato. Per Bisignani, ”viaggiare in aereo è quindi sicuro”. Riuniti venerdì scorso a Londra per affrontare la crisi, i responsabili delle compagnie aere e della Iata si sono pronunciati per una standardizzazione delle misure di controllo dei viaggiatori in partenza nei Paesi colpiti dall’epidemia. La Iata – organizzazione che riunisce quasi 300 compagnie aeree – ha inoltre creato una ‘task force’ per affrontare la sfida Sars e ridimensionarla al più presto. Possibilmente prima della stagione estiva, periodo cruciale per le compagnie aeree. Per ora la situazione è critica. Secondo i dati della Iata, ad Hong Kong il volume di passeggeri nell’ultimo mese è infatti crollato del 60%. A Seul e Singapore il calo dei passeggeri è stato del 40%, a Bangkok del 37% e a Kuala Lumpur del 36%. ”Stiamo vivendo i peggiori anni della storia dell’aviazione civile. Le perdite di questi ultimi due anni sono state di 18 miliardi di dollari. Dieci miliardi di dollari l’anno scorso. Avevamo previsto l’impatto della guerra in Iraq. Fortunatamente – ha analizzato Bisignani – è stata breve ed immaginavamo di poter riprendere volumi, traffico e capacità subito dopo. Ma la Sars purtroppo ha modificato tutti questi programmi. Per cui solo se la situazione si riprenderà rapidamente e potremo approfittare di una buona stagione estiva ci sarà un miglioramento. Ma il 2003 sarà comunque un anno di pesanti perdite per il trasporto aereo”. In tale prospettiva, la Iata – è stato rilevato – chiede misure di sostegno ai governi e alle autorità aeroportuali dei singoli paesi.

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