Sette emendamenti per salvare i Fondi strutturali per il Sud

Il Presidente della Provincia di Palermo, Musotto, l’8 giugno vola a Strasburgo a nome del Ppe

Un impegno su più fronti per impedire i tagli ai Fondi Strutturali dell’Unione Europea nel Bilancio 2007-2013. Il presidente della Provincia ed europarlamentare, Francesco Musotto, è in prima fila nella complessa trattativa che coinvolge il Parlamento Europeo, la Commissione Ue e i Governi dei Paesi dell’Unione, in vista di due importanti appuntamenti. L’8 giugno prossimo, il voto finale del Parlamento a Strasburgo sulla relazione conclusiva di Reimer Boige sul Bilancio Ue, il 16 e 17 giugno il vertice fra i ministri europei sullo stesso argomento. Musotto, Mario Mauro e Cirino Pomicino, membri della Commissione Temporanea sulle Prospettive Finanziarie nell’Europa allargata per il periodo 2007-2013, hanno presentato sette emendamenti che sono stati accolti dal gruppo del Partito Popolare Europeo e saranno presentati, dunque, a nome dell’intero Ppe nella seduta plenaria di mercoledì prossimo. Francesco Musotto, tra l’altro, è l’unico deputato italiano del Ppe ad avere diritto di parola nella seduta plenaria.
“Il Governo Italiano – sottolinea Musotto – è fermamente contrario a ogni taglio ai Fondi per le zone svantaggiate, in particolare per le nostre regioni meridionali. I nostri emendamenti appoggiano questa posizione. La stessa Commissione Europea ha deciso un aumento di budget del 33 per cento, pari a poco più di 336 miliardi di euro per la politica di coesione ed ha deciso di non abbandonare le regioni che escono dall’obbiettivo 1 solo per effetto statistico dovuto all’ingresso dei nuovi dieci Paesi. Una posizione criticata dai sei Paesi più ricchi dell’Ue e incredibilmente anche disattesa dalla presidenza Lussemburghese ma che va invece sostenuta come sta giustamente facendo con forza il governo italiano”.
” In gioco – aggiunge Musotto – c’è il futuro della Sicilia e del Meridione d’Italia ma anche il futuro dell’Unione che proprio in questi giorni è alle prese con una crisi di credibilità che si risolve solo rispondendo alle domande dei cittadini europei più che agli equilibri fra le Cancellerie. Di questo parlerò oggi e domani a Taormina con il vice presidente del Parlamento Europeo, Franco Frattini e con il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, uno dei più fermi sostenitori della nostra posizione”.
Tra oggi e domani, in provincia di Messina, sono infatti in programma le manifestazioni per il cinquantesimo anniversario della Conferenza di Messina, dove nel 1955 si riunirono i rappresentanti dei sei Paesi della Ceca, la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, primo embrione dell’Unione Europea.
“A cinquant’anni di distanza – conclude Musotto – questo appuntamento non ha solo un valore celebrativo ma diventa strategico in un momento tanto delicato per gli interessi della Sicilia e dell’Italia all’interno del grande Continente Europeo”.

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