Sib, Estate nera per le spiagge italiane

La Calabria perde addirittura il 35% di presenze

Decisa tendenza al ribasso, rispetto
al 2004, per le presenze dei turisti sulle nostre spiagge.
Spiccano la Calabria e l’Abruzzo, ma il segnale ‘negativo’ ha
caratterizzato, questa estate, tutte le 15 regioni bagnate dal
mare. Questi i dati raccolti da una indagine condotta dal S.I.B.
Sindacato Italiano Balneari, su un campione di 450 stabilimenti
balneari in tutta Italia e resa nota nel corso del 23/o Sun, il
Salone Internazionale dell’Arredamento e Attrezzature per
Esterni.
Malgrado oltre il 70% di coloro che questa estate sono andati
in vacanza ”abbia scelto il mare come destinazione – e lo
stabilimento balneare e’ stato preferito specialmente dalle
famiglie e dai giovani per la molteplicita’ dei servizi offerti,
– tanti i turisti che nel 2005 hanno disertato i nostri
litorali”. Il dato negativo riscontrato quest’anno e’ da
imputare, senza dubbio, alle avverse condizioni climatiche, e
alla crisi economica che sta ”condizionando tutto il settore
turistico, non solo il comparto balneare”. Il cosiddetto
turismo ‘mordi e fuggi’ ”e’ diventato una realta’ ed il tutto
esaurito negli stabilimenti balneari si registra solo in alcuni
rari week-end, quasi esclusivamente nelle vicinanze delle grandi
citta”. ”Come ogni settore che vive un momento di difficolta’
dovuto ad una recessione che si fa sentire sempre piu’,abbiamo
bisogno di certezze e di stimoli”, ha affermato Riccardo Borgo,
Presidente del S.I.B. che associa circa 10.000 stabilimenti
balneari.
”I momenti difficili, e questo certamente lo e’, si superano
anche e soprattutto con la voglia di migliorarsi alzando in
positivo il livello della ‘competitivita’. E’ proprio per queste
ragioni riteniamo – ha continuato Borgo – che sia indispensabile
mettere mano con assoluta urgenza alla rideterminazione dei
canoni demaniali marittimi, (l’aumento generalizzato del 300%
previsto dalla Finanziaria 2004 e’ inapplicabile, come e’ stato
piu’ volte dimostrato), per non lasciare l’intero settore
nell’incertezza, se non nel panico, che e’ l’esatto opposto di
cui oggi il mondo balneare ha bisogno”.
Questi le
percentuali del sondaggio per regione: Abruzzo – 15%; Basilicata
– 5%; Calabria – 35%; Campania – 10%; Emilia Romagna – 10%;
Friuli V.G. – 5%; Lazio – 10%; Liguria – 10%; Marche – 10%;
Molise – 10%; Puglia – 10%; Sardegna – 5%; Sicilia – 10%;
Toscana – 10%; Veneto – 10%.

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