Sviluppo Italia coordinatore di un Maxipolo

Proposta aggregazione Alpitour, Parmatour, Cit e Valtur

Sviluppo Italia è pronta a fare da regista alla aggregazione dei quattro grossi operatori Alpitour, Valtur, Parmatour e Cit per un maxiplayer turistico che possa competere sul mercato mondiale ma ”ci deve essere un piano condiviso” dai soggetti interessati e, soprattutto, ”le banche devono essere partner attive dell’operazione”. Lo afferma all’Ansa Massimo Caputi, l’amministratore delegato della società del Tesoro, confermando le indiscrezioni di Mf sul progetto per la creazione del grande polo del turismo che vede Sviluppo Italia impegnato nel ruolo di coordinatore. In questo intento, Sviluppo Italia ospiterà a fine mese il primo incontro tra le parti interessate. La discesa in campo di Sviluppo Italia è motivata dall’importanza crescente che sta assumendo l’industria del turismo nel Bel Paese. ”Difatti il nostro paese – rileva Caputi – è passato dal primo al terzo posto nel mercato europeo per arrivi e presenze”. In questo contesto di forte crescita del mercato turistico, l’Italia deve attrezzarsi per rispondere a una sfida ”che la vede ancora indietro a paesi come Francia e Germania”, nota ancora Caputi. Due gli ostacoli da rimuovere, secondo
l’amministratore delegato di Sviluppo Italia: la pessima
situazione di sistema infrastrutturale in cui versa il nostro
mercato turistico e la mancanza di un player in grado di
contrastare le politiche commerciali degli operatori stranieri. Caputi afferma dunque l’impegno di Sviluppo Italia, ”da tempo fortemente impegnata nel rilancio del settore”, a fare da ”collante ed acceleratore del processo di sviluppo”, a condizione però che gli operatori italiani del settore, anche se ”pressati da una congiuntura negativa, mettano insieme risorse e competenze per la definizione di un piano condiviso”. L’altra condizione necessaria, osserva Caputi, è che le banche sostengano l’iniziativa: ”E’ evidente – afferma l’ad – che anche le banche devono essere partner attive dell’operazione”. Sviluppo Italia ha intensificato gli investimenti nel settore turistico, considerato industria strategica per il Bel Paese e soprattutto fonte di opportunità per lo sviluppo del Sud. Tra
le iniziative più rilevanti, gli accordi stretti con Puglia,
Calabria e Sicilia per sei poli turistici destagionalizzati.
Nel frattempo sono giunti i primi sì da Parmatour e Cit all’idea di un polo italiano del turismo, dal fatturato
potenziale di 1,5-2 miliardi di euro, da attuare sotto la regia di Sviluppo Italia, unendo i due tour operator ad Alpitour e Valtur. ”L’idea di un polo turistico integrato rappresenta una sfida decisiva per il superamento delle problematiche più attuali del mercato”, commenta Romano Bernardoni, presidente di Parmatour, holding che fa capo alla famiglia Tanzi. ”La frammentazione – aggiunge – non giova al turismo italiano, impossibile ormai negarlo. L’eventuale realizzazione del polo integrato permetterebbe di ottimizzare le diverse realtà aziendali degli attori coinvolti”. ”Riteniamo Sviluppo Italia, che in questo periodo è
positivamente proiettata verso il turismo italiano, il motore
migliore per questo piano” conclude Bernardoni, aggiungendo che l’azienda ”si riserva di valutare attentamente il progetto con i dovuti approfondimenti”. Anche la Cit, nonostante la sorpresa iniziale, apprezza l’ipotesi di un polo del turismo italiano. ”Non ci è stato presentato alcun piano – afferma un portavoce del gruppo quotato a Piazza Affari -, ma l’idea di un consolidamento del settore
non è scartare”.

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