Tasse lusso:Sardegna, dal web appelli a “boicottare”

Dure reazioni contro la tassa voluta dal governatore Soru

La Sardegna “boicottata” via web. La rivolta contro la tassa di lusso, perseguita dal Movimento Libertario dell'editore Leonardo Facco, vuole sollecitare gli italiani ad escludere l'isola dalle mete delle prossime vacanze. L’imposta di lusso decisa dal governatore sardo, Renato Soru, prevede la tassazione di seconde case, aerei e barche per destinare gli introiti all'ambiente e al turismo. Facco nella sua lettera aperta al presidente della regione è esplicito: “quest'anno, nello scegliere una località per le vacanze estive, non sceglierò la Sardegna ed inviterò familiari e conoscenti a fare altrettanto". Copia della lettera, suggerisce Facco, potrà essere inviata anche al portale nazionale del Turismo: "Non è stato il ministro Rutelli – spiega il fondatore del Movimento Libertario – a chiedere agli italiani le ragioni per cui vanno in vacanza all'estero?". Un campanello d'allarme che ha già mobilitato la Coldiretti della Sardegna, pronta a rilanciare le forti preoccupazioni della categoria in una lettera pubblica indirizzata al governatore. Le proteste però non si fermano qui. Forte è stato il segnale lanciato dai 600mila emigrati sardi, prima esclusi e poi ricompresi nell'elenco dei tributi dovuti per le seconde case. "Quelle case – chiarisce Tonino Mulas, presidente della Federazione delle associazioni sarde in Italia (Fasi) – sono uno strumento importante del rapporti dei sardi fuori Sardegna con la loro terra d'origine. Hanno una valenza affettiva, identitaria, economica e di coesione sociale".

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