Palermo – Il superamento della crisi che attanaglia il turismo, in Sicilia, passa per la soluzione dei “mille, annosi problemi che gravano sugli enti pubblici di settore: le nove Aziende provinciali per l’incremento turistico e le 20 Aziende autonome di soggiorno e turismo”. La tesi, della Cisl, è stata esposta all’assessore regionale al ramo, Francesco Cascio, nel corso d’un incontro a cui ha preso parte per una delegazione dei circa 600 lavoratori interessati. Ne scaturirà, fa sapere il sindacato, un “tavolo tecnico” che l’assessore s’è impegnato a istituire per esaminare “nel dettaglio, col contributo delle parti sociali”, le questioni sul tappeto. Che per la Cisl, informa Mimmo Milazzo, segretario della categoria del pubblico impiego (Fpa), riguardano in particolare l’applicazione del contratto dei regionali del luglio scorso “e lo scioglimento dei nodi relativi alla figura dei dirigenti”; l’approvazione della legge – quadro di riordino , “attesa da vent’anni”. E ancora, l’applicazione alle aziende dell’articolo 39 della legge regionale 10/2000, che ha avviato nell’isola l’ammodernamento della pubblica amministrazione . “Un punto – precisa il coordinatore Cisl, Gianni Borrelli – che riguarda il Pensionamento del centinaio di lavoratori in possesso dei requisiti, e che non possono avvalersi per ora di alcune interessanti opportunità”.